La Fiamma: chi la ripudia, chi la vuole sfruttare, chi l’ha sempre difesa
Estate, e si sa, in estate il caldo spesse volte fa ragionare male. E quanto sta succedendo nell’Area della Destra in questi giorni piagati dal solleone, ne è l’inequivocabile conferma.
Succede che qualcuno a Destra, decida che sia giunto il momento di togliere dal simbolo di F.d.I. la Fiamma.
Porta una serie di motivazioni, a sostegno di tale tesi, che farebbero accapponare la pelle anche ai più smaliziati politologi.
Invece noi non ci stupiamo per nulla. Sapevamo da tempo che AN/FdI non ha nulla da spartire con ciò che quel simbolo rappresenta. Lo abbiamo scritto mille volte, lo abbiamo detto un milione di volte.
Quindi, a nostro modo di vedere, la deriva che AN/FdI sta percorrendo era largamente prevista ed è il naturale alveo nel quale scorrere la loro inutile presenza politica. Nulla di nuovo sotto il sole.
Quello che invece fa specie è vedere un soggetto, oramai ampiamente squalificato dalla cronaca politica, agitarsi in “difesa” di quel simbolo; la Fiamma appunto.
Blatera, appena ne ha la possibilità, di Fede, di Tradizione, di Continuità, si erge a sacerdote del Sacro Fuoco.
Egli, il taroccatore, che assieme ai suoi degni compari, scodinzolanti attorno a Fini, con lui tentarono di dare un colpo mortale al MSI dichiarandone chiusa l’esperienza politica, superato il Progetto, inutile la presenza nello scenario politico italiano. Insieme consumarono l’abiura.
Trasse egli, come gli atri, enormi benefici da questa abiura, gli si aprirono le porte del potere, divenne Governatore di una delle regioni più importanti d’Italia, il Lazio.
Era allora docile e servizievole, plaudente e cerimonioso, fedele e disponibile. Fini chiedeva e lui eseguiva. Dichiarazioni su dichiarazioni, prese di posizioni, viaggi in Stati mediterranei, strette di mani e Kippa in testa.
E il MSI? Il MSI col suo progetto alternativo era superato, bisognava guardare avanti, a nuovi orizzonti, dati dalla Finanza, dal Mondialismo, dall’economia di mercato, da Berlusconi e Fini.
Per i Missini, rimasti a tenere accesa la Fiamma che avevano creduto di spegnere con il Congresso di Fiuggi, solo sguardi di commiserazione, loro, i missini, figli di un dio minore, non avevano capito che era in atto una rivoluzione di metodo, di programmi di strategie. Loro, i missini, continuavano a parlare di fedeltà, di onore, di Patria.
Loro, i missini, solo dei poveri illusi.
Poi succede l’impensabile. Uno tsunami travolge Fini e inizia la diaspora dei colonnelli. Mille rivoli si aprono e in ognuno alcuni di loro si ritrovano.
Mancano le certezze, le prospettive, tutto traballa. Allora l’esigenza di riposizionarsi.
Alcuni (i più onesti tra loro) continuando imperterriti sulla strada tracciata, decidendo di essere per sempre scudieri del signore di Arcore, altri, impazziti, alla costante ricerca di nuova collocazione.
Tra questi il Taroccatore.
Furbo ma non intelligente, pensa di creare un partito fotocopia del MSFT nella speranza, vana, di riappropriarsi di un ruolo nell’area della destra sociale. Scimmiotta il simbolo usa la fiaccola, che a noi sembra però la fiaccola della statua della libertà americana, usa terminologie proprie del MS, chiama militanti gli iscritti, cerca con ogni mezzo di portare scompiglio nel nostro mondo.
Ovviamente senza riuscirci.
C’è stato un periodo, abbastanza lungo, in cui di Storace non s’è più sentito parlare. Pensavamo addirittura che si fosse messo l’animo in pace. Invece, a sorpresa, rieccolo agitarsi
Adesso che in FdI qualcuno vuole accantonare il simbolo della Fiamma, lui, furbastro, intravvede la possibilità di un nuovo movimentismo e tornando ad agitarsi, si ripropone come difensore di quel glorioso simbolo.
A Storace ha risposto il nostro Segretario, Attilio Carelli, con una nota sintetica ma abbastanza chiara su chi rappresenta politicamente il Progetto politico insito nel simbolo della Fiamma. Ne riporto uno stralcio a chiusura di questo breve scritto, perché tutti sappiano chi rappresenta i Valori che quel simbolo esprime.
,…E RICORDIAMO -ANCHE ALL’ON STORACE- CHE L’UNICA CONTINUITA’POLITICA,ETICA E CULTURALE DEL MSI E’ LA FIAMMA TRICOLORE, CHE CONTINUERA’ AD ARDERE, CHIAMANDO A RACCOLTA GLI ITALIANI CHE NON HANNO RINNEGATO GLI IDEALI DEL MSI E SONO CONSAPEVOLI CHE LA RESTAURAZIONE DELLA SOVRANITA’ E LA DIFESA DELL’IDENTITA’ DELLA NOSTRA PATRIA, CIOE’ IL RECUPERO DELLA NOSTRA LIBERTA’, PASSANO PER IL RIFIUTO DELLA PSEUDO CULTURA NEO OCCIDENTALE, LA SCONFITTA DELLA FINANZA INTERNAZIONALE ED IL CONSEGUENTE RECUPERO DEL POSSESSO DELLA NOSTRA MONETA, DALL’AFFRANCAMENTO DALLA RAPACE E PROTERVA QUANTO IPOCRITA, COLONIZZAZIONE USA.
Attilio Carelli
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Mario Settineri
Segreteria Nazionale MSFT