Il comune di Cirò, conosciuto in tutto il mondo per le sue vigne, apre in modo netto all’accoglienza e lo fa con i fatti aprendo le porte delle abitazioni abbandonate nel centro storico ai richiedenti asili e ai rifugiati politici. E’ quanto scritto in un avviso pubblico del comune di Cirò guidato dal sindaco Francesco Paletta, eletto meno di un anno fa con la lista civica “Uniti per Cirò”. Si tratta di un progetto presentato dall’Amministrazione comunale che prevede l’assegnazione di cinque abitazioni dislocate nella periferia del territorio comunale. Le unità abitative potranno ospitare al massimo 5 nuclei familiari per un totale di 25 persone. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ripopolare l’entroterra cirotano che negli ultimi anni si è spopolato drasticamente, non solo per “fughe” al nord o all’estero, ma anche per la scelta di tanti cittadini di spostarsi più verso il mare nella popolata Cirò Marina. Non solo ripopolamento ma anche accoglienza, come spiega lo stesso primo cittadini “L’iniziativa vuole essere anche una valida alternativa ai CAS, il progetto dovrà essere supportato, infatti, da operatori, assistenti sociali e figure professionali diverse”. Da sottolineare che recentemente il comune ha siglato un protocollo d’intesa col ministero dell’Interno per il “Sistema di Protezione dei Richiedenti Asilo e dei Rifugiati”, meglio notp come Sprar.
*In foto un recente sbarco di migranti proprio sulla spiaggia di Cirò Marina