I ragazzi nigeriani ospitati nella parrocchia degli Altipiani di Arcinazzo hanno ottenuto dalla Questura il permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi.
Vivevano da otto mesi in un Cas agli Altipiani gestito dalla cooperativa ‘Tre Fontane’, assieme ad altri cento richiedenti asilo.
All’inizio di gennaio avevano protestato per strada per i gravissimi ritardi nelle pratiche per la richiesta di asilo e per le condizioni di vita nel centro, prima un albergo fallito e poi due villette. Per quella protesta erano stati ‘puniti’ in cinque, con la revoca dell’accoglienza, finendo per strada costretti a dormire all’aperto.
Al Viminale hanno assicurato ai ragazzi che saranno chiamati a brevissimo dalla commissione per la richiesta d’asilo.
Intanto al Cas la situazione è migliorata, almeno per i bagni, non più uno ogni 12 persone ma uno ogni 5.
Ma anche a Fiuggi sono stati revocati altri sette richiedenti asilo che sono stati accolti in case private per non lasciarli per strada.
Sempre agli Altipiani una famiglia nigeriana, con una bimba di 10 mesi, si trova in una situazione di fame e temono di essere sfrattati di casa. Il padre aveva un’attività a Subiaco ma ha dovuto chiuderla. Il parroco sta attivandosi per aiutarli sia fornendogli aiuti alimentari che contattando un avvocato per impedire che vengano cacciati di casa.
Concesso permesso di 6 mesi a migranti ospiti in parrocchia
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