Anche in questa domenica 18 Gennaio 2015 ci sono notizie di nuove violenze, scaturite sicuramente dai tremendi avvenimenti francesi di questo inizio d’anno.
Mi riferisco in particolare a quello che è successo contro le chiese cristiane del Niger.
Purtroppo anche un piccolo sasso spinto giù da una montagna può innescare una frana enorme dalle conseguenze non sempre prevedibili. Il rispetto delle Religioni e del nostro prossimo deve essere alla base dei rapporti tra gli individui, e non va considerato un limite alla libertà personale. Si continua a dire ed a scrivere di essere Charlie…. ma se essere Charlie significa avere lo spirito dei disegnatori del giornale francese, io non l’ho mai detto e non lo dirò. Mi sento una persona semplice, come tante, che crede nella pace tra i popoli, e per questo si impegna a non provocare gli altri su temi che possono innescare violenze, specialmente nelle menti estremiste.
Ci stiamo rendendo conto che voler vendere nel mondo questo giornale.. è solo un modo di far soldi, di far propaganda? E poi…. ma nel nome di chi? Della libertà di stampa e di espressione? No signori, non è questa la libertà di stampa, non è il modo giusto di fare giornalismo (sempre che tali vignettisti possano essere considerati “giornalisti”).
Siccome non possiamo decidere il tipo di reazione di coloro che si sentono offesi, asteniamoci dall’offendere in modo gratuito chi non la pensa come noi, non provochiamo gli altri in nome di una libertà che non è tale (sempre che ci interessi la pace). Per quanti giorni ancora si deve sentir dire che la redazione di questo giornale è la bandiera della libertà?
Non giustifico assolutamente le violenze dei terroristi, anzi le condanno fermamente perché sono un chiaro esempio della follia umana, però… se diciamo STOP alla blasfemia ed alle offese contro le religioni sicuramente raccoglieremo frutti positivi nella direzione della pace.
Condanniamo le violenze lavorando per la pace con rispetto
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