Confisca di beni al leader dei ‘Bravi ragazzi’
E’ stata accertata la sproporzione tra reddito dichiarato e patrimonio posseduto
I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora, il collaborazione con i colleghi di Agrigento, hanno notificato ed eseguito un decreto di sottoposizione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. e la confisca[1] dei beni emesso dal Tribunale di Torino – sezione misure di prevenzione – nei confronti di Andrea Puntorno, 38 anni, attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Agrigento, leader dei ‘Bravi ragazzi’, arrestato nel novembre 2014 per traffico internazionale di droga[2].
Il provvedimento è complementare alle attività investigative inerenti sia il traffico di droga (novembre 2014) sia l’estorsione (giugno 2015 [3]) che hanno avuto come protagonista Andrea Puntorno. Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che nella disponibilità dell’indagato e del suo nucleo familiare vi erano alcuni beni, tutti sottoposti a confisca, il cui possesso era ingiustificato.
E’ stata accertata la sproporzione tra reddito dichiarato e patrimonio posseduto.
Sequestro: moto Triumph Street Triple, del valore di 7.500 euro, un immobile a Torino, del valore di 300,000 euro e un immobile ad Agrigento, del valore di € 200,000.
[1] I beni erano già stati oggetto di sequestro anticipato disposto dal tribunale di Torino – sezione misure di prevenzione – ed eseguito il 21 luglio 2015.
[2] Droga: dall’Albania al Piemonte su bisarche, 22 arresti. Un traffico internazionale di
droga dall’Albania all’Italia era stato smantellato dai carabinieri del Comando provinciale di Torino. Ventidue gli arresti eseguiti tra Piemonte e Sicilia. Lo stupefacente – eroina, cocaina, hashish e marijuana – era nascosto in auto con il doppio fondo che, una volta in Sicilia venivano caricate su bisarche e fatte viaggiare fino in Piemonte.
[3] Giugno 2015. Minacce e attentati incendiari per costringere la moglie di Puntorno (all’epoca detenuto, ndr) a consegnare loro i soldi del bagarinaggio. Due uomini, di 56 e 58 anni, erano stati arrestati dai carabinieri per estorsione aggravata.