di giorgio mancini
SAN GIMIGNANO – Elena Ricciardi, candidata a sindaco per la lista SangiFutura, affronta una serie di argomenti a conclusione di una campagna elettorale che, dalle sue stesse parole, nei metodi, forme e toni, non sembra sia stata proprio esaltante.
Aveva, anche su queste pagine, già affrontato un tema sociale che le sta a cuore, quello delle nuove povertà, creando un serio dibattito tra gli elettori. Ora, parla di quello che aspetterà chi vincerà le elezioni, dai problemi tangibili del patto di stabilità, alla crisi economica. Ma guarda anche a forme diverse per finanziare le opere pubbliche, le “financial project”, ovvero progetti finanziati con denaro privato. Ma Elena Ricciardi affronta anche altri punti, come spiega in questo suo intervento.
“Siamo giunti quasi al termine di questa campagna elettorale che per certi aspetti, nel merito dei toni, dei metodi e delle forme, definisco vergognosa.
Qualunque sia l’esito di queste elezioni, quelli che verranno non saranno anni facili per la nostra città, e per chiunque sarà ad amministrarla.
Dobbiamo fare i conti con la morsa del patto di stabilità, la crisi economica, le conseguenti contingenze sociali, e non meno importante la drammatica situazione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che fino a ieri si era mostrata strettamente legata al nostro territorio e alla nostra città erogando contributi per ogni esigenza.
In tutti i programmi di legislatura che sono stati presentati dalle varie forze in campo sono infatti elencati, in base a scelte ben definite, distinte e diverse fra di loro, progetti per piccole, medie e grandi opere.
Dobbiamo entrare nell’idea che è giunta l’ora di guardare a forme diverse di finanziamento per dare realizzazione soprattutto ai grandi progetti di opere pubbliche attraverso l’opera e il contributo privato. È il cosiddetto “financial project” o “finanzia di progetto”, con il quale si affida la progettazione, la realizzazione e la gestione di un’opera pubblica attraverso il concorso di un investitore privato, il cui capitale sarà remunerato da entrate derivanti, in linea di principio, dalla gestione dell’opera per un arco temporale determinato da contratto.
Il nostro patrimonio architettonico e storico sta vivendo un periodo di trascuratezza da parte dell’amministrazione, che lo ha portato purtroppo sulla strada di un lento e doloroso degrado.
La crisi della Fondazione Mps purtroppo ha impedito ogni forma di erogazione tagliando in maniera drastica le disponibilità nelle casse comunali, contribuendo così a questo degrado. Una gestione malata e contaminata dalla cattiva politica, che ha visto l’attuale deputazione deliberare il 5 marzo scorso un’azione di responsabilità per un ammontare di 744 milioni di euro, relativi appunto alle operazioni fatte nel 2008 e nel 2011, verso gli ex vertici che dovranno rispondere in solido. Malafede, incapacità o incompetenza? Non è importante dare una risposta a questa domanda. Importante è sottolineare che è responsabilità esclusiva della politica. Tra gli ex vertici compare anche il nome di un nostro concittadino, che tra l’altro è stato premiato per meriti civici dall’attuale sindaco, durante la cerimonia degli auguri natalizi. Quali meriti civici? Aver distribuito utili inesistenti?
Proprio in merito a questa onorificenza, mi piacerebbe che il nostro sindaco si pronunciasse sulla questione di quest’azione di responsabilità deliberata dall’attuale deputazione.
Pochissimi giorni prima del voto ed ancora molta gente è indecisa se andare a votare o a chi dare il voto. Il mio appello a queste persone è innanzi tutto di andare a votare, e poi di scegliere con la propria coscienza, senza preconcetti o pregiudizi, senza ubbidire a ordini di scuderia o scivolare di fronte a false promesse.
Basta lamentarsi tutto l’anno per poi dimenticarsene durante le cene e i banchetti che “colorano” il periodo di campagna elettorale.
Votare è un diritto democratico; scegliere chi votare lo è ancora di più “.