È stato attivato anche quest’anno su tutto il territorio nazionale l’operazione denominata “Mare Sicuro”, disposta dal Comando Generale del Corpo della Capitaneria di Porto. Anche a Taranto il personale della Guardia Costiera, è chiamato, come ogni estate, a controllare e vigilare sul corretto svolgimento delle attività balneari.
Al fine di garantire la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e prevenire i comportamenti illeciti da parte degli utenti del mare, è stata pianificata anche quest’anno l’operazione “Mare Sicuro” che interessa tutto il territorio nazionale nei periodi di maggior afflusso lungo le coste, dal 23 giugno al 13 settembre 2015. Solo nei tre mesi estivi dell’anno scorso sono state registrate 431 unità controllate, 20 illeciti amministrativi rilevati, 42 notizie di reato, di cui 6 per abusivismo demaniale, 20 sequestri amministrativi ed ancora 32 soggetti denuncioati all’autorità giudiziaria, 26 sequestri penali, 35 missioni di ricerca e soccorso ed infine 76 persone soccorse ed assistite. Sono questi i dati significativi dell’impegno profuso dal personale della Capitaneria di Porto di Taranto nell’operazione che viene riproposta anche quest’anno, l’attenzione alla tutela dell’ambiente marino e l’attività do polizia sul demanio marittimo, oltre che ai controlli sulla pesca sportiva.
Al fine di ridurre gli incidenti in mare, sono stati forniti dal Comandante di vascello della Capitaneria di Porto di Taranto, Giuseppe Famà, alcuni consigli utili che è importante conoscere. È bene infatti il rispetto di alcune ordinanze, tra cui la n. 99/2010 che disciplina la navigazione da diporto nelle acque del compartimento. In essa vengono riportate le distanze dalla costa alle quali devono attenersi diportisti e natanti di ogni tipologia: a 1000 mt dalle spiagge e 500b mt dalle scogliere ad una velocità inferiore ai 10 nodi e con scafi in dislocamento. Inoltre dalle ore 7 alle ore 20 nelle zone di mare riservate alla balneazione è vietato il transito o ancorare e sostare con la propria imbarcazione, mentre i natanti a remi e a pedali da spiaggia possono navigare ad una distanza massima di 300 mt dalla costa. Secondo l’ordinanza n. 158/2010 sulla disciplina della pesca sportiva e ricreativa invece, questa è vietata a 500 mt dalle spiaggie e scogliere frequentate dai bagnanti. È consentito l’uso di fucili subacquei ai maggiori di 16 anni, in immersione, e ad una distanza maggiore di 500 mt dalle spiaggie. Infine è consentita la cattura per un massimo di 5 kg di pesci, molluschi e crostacei. In ultimo, c’è l’ordinanza n.205/2012 sulla sicurezza balneare secondo la quale è vietata la balneazione nei porti, in prossimità dei pontili, nei corridoi di lancio o alla foce dei fiumi, mentre è consentità a 200 mt dalla battigia e a 100 mt dalle scogliere. Vi sono inoltre tutte una serie di disposizioni per i concessionari degli stabilimenti (delimitazione delle zone di mare cfon gavitelli di colore rosso e arancione) ed obblighi per gli assistenti bagnanti.
L’area di giurisdizione della Capitaneria di Porto di Taranto si estende per 181 km di litorale da Nova Siri inclusa a Punta Prosciutto esclusa, lavorando ducnque sulla provincia di Taranto e Matera, e comprende due uffici locali Marittimi, quello di Campomarino e per la Basilicata quello di Policoro. Per ogni emergenza in mare il numero da chiamare è il 1530 o 099.4713611. La Capitaneria di Porto di Taranto assicuererà il tempestivo intervento con i propri uomini e con i diversi mezzi navali a propria disposizione, tra cui 3 motovedette Classe 2000, una motovedetta Cp 264, una motovedetta CP 840 (Sar), una motovedetta CP 555 e 4 battelli/gommoni.
Quest’anno, in concomitanza con l’avvio dell’operazione “Mare Sicuro”, verrà celebrato il 150° anniversario dall’Istituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto. A tal scopo sono state attuate una serie di iniziative, tra le quali il significativo folder dedicato al personale del Corpo, da parte della città del Vaticano e nei comunidi Taranto, Maruggio e Ginosa, verranno intitolare alla Capitaneria alcune vie cittadine.
Emanuela Perrone
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