Torralba (Sardegna) 17 luglio 2015

Cordas et Cannas al Nuraghe Santu Antine – Visita Nuraghe

h 19.00 I Cordas et Cannas al Nuraghe Santu Antine presso Torralba (SS), prima del Soundcheck, in visita al grande Nuraghe con la Guida Turistica Michele Fazari.
Il palco per lo spettaccolo serale è stato allestito proprio davanti al grande Nuraghe.

Info da Wikipedia l’enciclopedia libera: it.wikipedia.org/wiki/Nuraghe_Santu_Antine

Il nuraghe Santu Antine, chiamato anche Sa domo de su Re (in italiano “La casa del Re”) è uno dei nuraghi più maestosi dell’intera Sardegna ed è anche uno dei più importanti tra quelli esistenti.
Si trova nella regione storica del Meilogu, nel comune di Torralba, nella piana di Cabu Abbas dove sono presenti oltre 30 nuraghi, tra i quali spicca il nuraghe Oes.
L’intero complesso rappresenta un importante esempio di architettura preistorica mediterranea e si presume che l’altezza originaria del mastio centrale raggiungesse una misura compresa tra i 22 e i 24 metri, la più alta per quel periodo dopo le piramidi egizie e il mastio della reggia nuragica di Arrubiu che misurava tra i 25 e i 30 metri.

Quello di Santu Antine è un nuraghe polilobato, la parte più antica è costituita dal mastio centrale, mentre è di epoca successiva la cinta esterna di muraglia trilobata, che arriva all’altezza del primo livello. L’accesso alla struttura è orientato in direzione Sud, l’ambiente interno del primo livello del mastio centrale presenta tre nicchie, ma – fatto rarissimo – sono rese comunicanti tra loro da un corridoio circolare ricavato nello spessore del muro.

La scala, disposta in senso orario, conduce al secondo livello completando 360° di estensione. La scala raggiungeva anche il terzo livello non più esistente, l’altezza residua del mastio raggiunge 17,5 metri. Il nuraghe dispone di due pozzi, uno nella pavimentazione di una cella, l’altro nel cortile.

Una delle gallerie all’interno della reggia nuragica di Santu Antine
Adiacente al nuraghe si trova il villaggio, con le classiche capanne a pianta circolare del periodo nuragico e con abitazioni a pianta rettangolare di periodo romano che testimoniano il riutilizzo della struttura in epoche successive a quella nuragica.

Le indagini effettuate datano il primo insediamento tra il 1.600 ed il 1.450 a.C., nell’Età del Bronzo Medio, ma la costruzione è proseguita anche nel Bronzo Recente con l’edificazione del mastio.

Gli scavi effettuati nel 2007 hanno rilevato che la torre centrale è databile al 1800 a.C. mentre le altre parti sono state aggiunte successivamente, appunto tra il 1600 e il 1450 a.C. Successivamente, intorno all’intero complesso è sorto il villaggio nuragico.

I primi scavi furono condotti da Antonio Taramelli nel 1935, ne seguirono altri ma sempre parziali e non esaustivi, infatti a tutt’oggi la maggior parte della superficie del villaggio non è stata ancora riportata alla luce.

Link consigliati:
www.nuraghesantuantine.it