Cosenza (Calabria) 23 luglio 2015

Corigliano – Cimitero: bare stipate pure in chiesa

Scritto da Fabio Buonofiglio.
Il caldo comincia a creare problemi di natura igienica nei “magazzini” che ora ne contengono oltre una quarantina: ingresso consentito per pochi minuti
Continuano a “scorrere” nell’inerzia totale da parte dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Giuseppe Geraci le tante lunghe pagine di quello che ormai possiamo definire il “libro nero” del cimitero di Corigliano Calabro. Una situazione d’indicibile quanto imbarazzante vergogna – eccezion fatta proprio per sindaco, assessori e responsabili comunali di settore ad ogni livello – che va avanti da mesi e mesi senza che vi siano decisi e decisivi interventi, risoluti e soprattutto risolutivi.
Sono oltre una quarantina le bare di cittadini coriglianesi ormai da tempo passati all’altro mondo ma ancora e tuttora stazionanti in quel vergognoso “purgatorio” venutosi a creare all’interno del camposanto. Tale spropositato numero di bare contenenti le spoglie dei trapassati è indecorosamente ed indegnamente stipato – l’una sull’altra e le une a fianco alle altre – in tre stanzoni adibiti ormai a un vero e proprio magazzino “pre-cimiteriale”, all’interno dello stesso camposanto ubicato poco fuori dal centro storico cittadino. Tutte bare in attesa di tumulazione, per la degna sepoltura dei defunti prevista dalle leggi dello Stato. Ma Corigliano Calabro s’è da tempo “affrancata” dallo Stato e dalle sue leggi, quelle scritte, quelle non scritte, quelle civili e quelle morali. Per quel numero vergognoso di bare la tumulazione avverrà infatti «in data da destinarsi» – è ormai risaputa la risposta da parte dei responsabili comunali del cimitero – «a causa dell’assenza di loculi in cui tumularle». Un dato di fatto davvero inqualificabile, che sta squalificando giorno dopo giorno un’intera città, a partire dalle classi amministrativa, politica e dirigente ad ogni livello. Un dato reso ancora più vergognoso dal momento che alcune famiglie che hanno perduto congiunti, da qualche mese in qua, stanchi d’aspettare e finanche di protestare in Municipio per dare sepoltura ai loro cari, si sono fatti o si stanno “facendo strada” verso i cimiteri dei comuni vicini. Sì, perchè adesso pure i magazzini hanno esaurito ogni spazio ed alcune bare – quelle dei defunti più “recenti” – sono state già depositate all’interno della chiesa-cappella, nella quale il cappellano cimiteriale celebra quotidianamente la messa in memoria e in onore dei defunti.
Pare che i magazzini da alcuni giorni vengano persino chiusi a chiave ed aperti soltanto su richiesta da parte degli sconsolati familiari che si recano a far visita ai loro cari, perchè il gran caldo di questi giorni in quegli ambienti ormai divenuti angusti per essere “frequentati”, avrebbe provocato problemi di natura igienica. S’entra uno alla volta, dunque, e per pochi minuti.
Si mormora che qualche mese fa un gruppo di cittadini sia stato ricevuto dal sindaco Geraci, cui avrebbe avanzato una positiva e costruttiva proposta per voltare pagina a questo libro nero, i cui capitoli sembrano destinati a non esaurirsi presto. Si tratterebbe però d’una proposta con soluzione “a lungo termine”. Ora bisogna “tamponare” un quotidiano sempre più vergognoso.