Subiaco (Lazio) 18 gennaio 2018

Corruzione elettorale, il sindaco pubblichi intercettazioni

Dopo lo scontro tramite video tra il sindaco Francesco Pelliccia ed i consiglieri di opposizione sul caso di accuse di corruzione elettorale, l’opposizione torna sulla vicenda accusando il primo cittadino di aver intrapreso invece di un “atteggiamento conciliante che servisse a rasserenare gli animi ma evidentemente si è voluta scegliere un’altra strada, seguendo il famoso detto latino “Si vis pacem, para bellum” (Se vuoi la pace prepara la guerra).
Il primo cittadino, in un videomessaggio, dichiarava di non voler intraprendere alcuna azione contro i querelanti pur avendone la facoltà (quale?) e minacciava querele in caso di diffusione della documentazione (legittimamente acquisita dalla Procura di Tivoli).
Se, come da lui stesso dichiarato, i documenti non contengono alcunché di rilevante perché minacciare ? e soprattutto perché, essendo i documenti anche in suo possesso, non li rende pubblici ?” si chiedono i consiglieri di opposizione Gianfranco Trombetta di Subiaco Bene Comune, Matteo Berteletti ed Emanuele Rocchi di Alternativa X Subiaco insieme a Giovanni Ormetti appartenente a Fratelli d’Italia – Progetto Subiaco, che adesso sfidano Francesco Pelliccia a pubblicare il contenuto delle intercettazioni effettuate dai Carabinieri su ordine del giudice.
Qualche giorno fa infatti ” i Consiglieri Comunali di minoranza Berteletti, Rocchi, Trombetta ed Ormetti, accompagnati da delegazioni dei movimenti di appartenenza, hanno protocollato la richiesta ufficiale, indirizzata al Sindaco Pelliccia, di dare pubblica diffusione al materiale oggetto di intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Le intercettazioni riguardano prevalmentemente la vita amministrativa della città e sarebbe grave nasconderne i contenuti. Ecco perché riteniamo che sia doveroso, da parte del primo cittadino, darne la massima diffusione. Siamo convinti che un’ Amministrazione virtuosa basi il proprio operato sulla trasparenza. Pelliccia ha sempre detto di essere particolarmente attento al rispetto di tale principio, è arrivato il momento di dimostrarlo”.
Chissà se il primo cittadino raccoglierà il guanto di sfida e pubblicherà il contenuto delle intercettazioni, dato che “Se, come da lui stesso dichiarato, i documenti non contengono alcunché di rilevante perché minacciare ? e soprattutto perché, essendo i documenti anche in suo possesso, non li rende pubblici ?” si chiede l’opposizione.