Ucraina, Paese estero 24 luglio 2014

CRISI UCRAINA – COME POTREBBE CAMBIARE L’UCRAINA

La Russia starebbe preparando un’invasione nel territorio ucraino in autunno, quando la popolazione sarebbe allo stremo delle forze. Già ieri nella città di Dnepropetrovsk mancava il carburante nelle stazioni di servizio e i bancomat erano privi di soldi.
La gente è disperata ed in preda al panico perché non ci sono più soldi per i sussidi assistenziali, per pagare le pensioni e ogni giorno migliaia di persone perdono il lavoro perché gli ordini sono sempre più in calo. La Russia vorrebbe prendersi le regioni del sud est ucraino, quelle più industriali. Le regioni confinanti con la Russia sono quelle di Sumy, Kharkiv, Luhansk e Donetsk. Inoltre sarebbe interessata alla Regione di Dnepropetrovsk in quanto sede di una importantissima azienda aereo spaziale che produce missili balistici per la Russia. Altro motivo dell’interesse per Dnepropetrovsk è la dislocazione sulle rive del Dnieper, il più importante e navigabile fiume di tutta l’Ucraina che sfocia direttamente nel Mar Nero e quindi importante via di collegamento con la Crimea per portare i prodotti industriali direttamente alle navi russe.
Forse chi si potrebbe opporre a questa secessione è Yulia Timoshenko nativa di Dnepropetrovsk, ma bisogna vedere se le condizioni della popolazione saranno tali da non poter rifiutare di “barattare” Dnepropetrovsk in cambio di un benessere promesso dai russi ai cittadini ucraini.
Per le regione di Kherson il motivo è semplice: ostruirebbe il passaggio delle popolazioni delle altre regioni filo-russe con la Crimea e quindi si ritroverebbe in una enclave molto scomoda per tutti.
L’Europa e gli Stati Uniti non dovrebbero opporsi a questa guerra fraticida poiché un contendente si chiama Russia, nazione talmente forte che non si scompone nemmeno alle sanzioni promosse dalla Comunità Europea.
Di sicuro è una partita ancora tutta da giocare con un risultato molto incerto per il popolo ucraino.