Mombello Di Torino (Piemonte) 17 novembre 2017

Cyberbullismo: sensibilizzazione della Polizia di stato

Campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato contro il disagio giovanile

Questa mattina, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro il disagio giovanile “BLUEBOX”, volta a informare sia i giovani sia gli adulti (familiari, insegnanti ecc.) sul tema del disagio giovanile, del bullismo e del cyberbullismo, affinché si possano riconoscere i segnali di malessere e fornire indicazioni utili per un corretto utilizzo anche del web, ha avuto luogo presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, sita in corso Galileo Ferraris 266, lo spettacolo intitolato “Io me ne frego!”.

Allo spettacolo hanno preso parte circa 300 ragazzi e docenti delle scuole secondarie di I e II grado di Torino e Provincia.
Lo spettacolo, realizzato da Manifatture Teatrali Milanesi, narra una storia di bullismo fra due giovani ragazzi, che si conoscono fin dall’infanzia e i cui rapporto di amicizia nel tempo si trasforma degenerando.

Al termine della rappresentazione, è seguito un incontro formativo/informativo con l’intervento specializzato della Polizia di Stato sul contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, nonché, nella hall del Teatro, è stato allestito un punto informativo relativo alla campagna di sensibilizzazione contro il disagio giovanile con la distribuzione di materiale esplicativo.

Per raccogliere eventuali segnalazioni, anche in forma anonima, da parte dei giovani, sono state collocate delle cassette di colore blu, le “Blue box” appunto, posizionate nell’area circostante il punto informativo.

Le eventuali segnalazioni, così raccolte, sono state ritirate da personale della Divisione Polizia Anticrimine, che si occuperà di trattarle, inoltrandole anche alle diverse articolazioni della Polizia di Stato competenti ad affrontare il pericolo/ disagio rappresentato.

Contemporaneamente in Questura, sarà a disposizione un’équipe di operatori specializzati della Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Minori, della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e dell’Ufficio Sanitario Provinciale, che fornirà supporto ad eventuali vittime, garantendo anche la comunicazione con i referenti locali dei Servizi Sociali.