Firenze (Toscana) 03 febbraio 2016

“Da Mombasa a New York”, un viaggio attraverso la poesia.

Nuova raccolta poetica della giornalista e scrittrice Matilde Calamai. “Da Mombasa a New York, un viaggio tra dolcezza e malinconia” edita da Lodolfi Editore, prima opera che apre una fase più matura della scrittrice in cui l’io lirico e l’io descrittivo si legano in un nodo inscindibile al punto che il paesaggio prima africano, poi fiorentino e poi newyorkese non si presenta come specchio dell’anima, ma è l’anima stessa, perché la Calamai vive proprio di quella realtà. E la mancanza di soluzione di continuità ne costituisce la rivelazione più eloquente.
” il “tu” si sgancia dall’ “io” e assume una propria fisionomia nel momento in cui il tempo inizia a spogliarsi dei tratti della bergsoniana “durata” interiore e inizia a scorrere: il ricordo viene collocato nel passato e lo sguardo si apre alla speranza; la solitudine si riempie di vicende trascorse e la sofferenza giunge alla dolcezza.” – scrive la critica.
Non dimentichiamo che la Calamai è anche pittrice e il modo di percepire la realtà attraverso i colori, le sfumature, le luci, il trascolorare dei paesaggi rivela la predisposizione per tale arte che si traduce nei versi secchi, quasi pennellate cariche, che, come nell’ impressionismo, devono essere osservati a distanza. In ogni caso, la lezione classica non è passata invano: la musica sotterranea, a volte tenue, a volte stridente (l’accento in settima dell’endecasillabo) e la predilezione per un ritmo consono al tema accrescono il fascino del testo in una superiore armonia.

Una nuova Calamai quindi, profondamente donna, profondamente essere umano, tragedia dell’amore.