Pordenone (Friuli-Venezia Giulia) 18 febbraio 2016

Dal giornale “La Nostra Bandiera” – domenica 29.5.1910 –

Lapide sulla roccia fra la galleria ed il ponte di Pinzano al Tagliamento (Udine) [la data non coincide con quella del giornale ed imprecisione Legranzi/Legrenzi]
GRAVE SCIAGURA AUTOMOBILISTICA
– Automobile rovesciata.
Una grave sciagura ha gettato nella costernazione e nel lutto l’intera cittadinanza. Venerdì sera verso le ore 16 sulla strada ohe da Pinzano mette al Tàgliamento un automobile causa lo scoppio d’una gomma aiiteriore andò a sbattere contro la roccia rovesciandosi. Degli automobilisti, due riportarono gravi ferite. Uno di essi ebbe i’jattuvato un bracoio, l’altro riportò la fi attuta della base cranica. L’automobile è di proprietà dell’avv. G.ucomo Asquini. Egli assieme ai signori Itiilico Maraschi, Bernardino e Antonio Legrenzi e il meocanieo Antonio Semi erasi reoato a fare una gita in automobile oltre il Tagliamento. Nel ritorno, poco dopo oltre Pinzano, lungo la discesa che metta al ponte sul Tagliamento, e preoisamoate presso la galleria scavata nella roccia, essendo scoppiata una gomma della ruota anteriore deatra l’automòbile piegò violentemente a destrs e battè contro la roccia rovesciandosi. Gli automobilisti furono sbalzati dalla vettura. Ij’Aeijjiini il meccanico Semi e l’avv. Antonio Legrenzi rimasero incolumi, Non così il Mareschi e il Bernardino Legrenzi. Il primo nella caduta riportò la frattura d’un braccia, il Legrenzi la frattura delia base del cranio. Sollevati i feriti furono con i ogfti odra trasportati in una casa vicina al luogo ove avvenne la dis^rassia. Le condizioni del Legrenzi sono gravissime, temasi la Catastrofe, I feriti furono visitati a mezzanotte dal chirurgo dott. Oàvarzerani. Le coadizioni del Legrenzi al moBneoto in ouivi telefono sono stazionarie.: Ancora non ha ripreso la- conosoeoaa,. ‘ , La morte di Legrenzi ‘ . Domenica alle oi:a Cinque ant. senza aVer potuto riprendere la coposoensa oossaya di vivere il eigno)! AutoaiO LegtalJjij Vittima del fatale iooidenté àutòmobiltstioo di Pinzano. . La scomparsa -—.e,in mo4ò così orudelmeute tragico — di un “uomo tutto onestà specchiata,, tutto cai;ità e religiosità getta nella costernazione tutta S. IJàniele, e spocialmente i poveri ohe perdono un vero padre. II cordoglio di tutto il popolo lenisòa il dolore della famiglia gettata nella costernazione dalla più dolce felicità. il trasporto della salma a S, Daniele si è effettuato iersara ; dowaltina seguiranno imponeotissimi i funerali, Davanti latomtelagM^ di Bernardind’ Legranzi. .Martedì verso le” otto la salma del sig. Bernardino Legranzi in iiochissiina doppia cassa, sul carro della S. 0. locale, scortala da parecchie carrozze portanti la desolata Vndova gig.aPognioi ed il figlio aocoratiasimo avv. Antonio e vari amici, ar» rivo a San Daniele dalla casa della morte al ponte e fu collocata nella camera ardente nella casi nativa. Martedì alle 8 1[3 si BTolse il doloroso fuaarale. Il corteo anàiohè entrate direttamente in Duomo, per poter svòlgersi, do
vette compiere 11 gito per Vìa S, Antonio e F. Oavalotti. , Dietro la Croce diel Clero e le Inasgue SROra di. stendardi e gonfaloni, veniva il , clero; oltre tutti i sacerdoti del luogo erano presenti i parroci di Dignauò, Fagagna^ Madrisio, Rive d’Aroano, S. Nicolò di Udine, di,Pdgnaoco, di Povóletto, di Si Pietro di Ragogna, dl”Villanov« D, Marco Bortoluzzl di Spilimbe’rgo e molti altri. Seguivano u’a drappello di alunni e alunhe delle Scuole Comunali ool Corpo Insegnanti al completo e Vessillo : quindi una fila di ben 42 corone una più splendida dell’altra. Veniva il carro trainato da .due cavalli bardato a nero ool feretro, a cui gli occhi di tutti il numeroso pubblico facente ala sulle vie si drizzavano per avere la dolce illusione di scorgere il Buono ohe dentro riposava. Reggevano i oordoni i signori cav. Raiois, oav, Piuzzi, avv, Pogoioi, sig. Torres. Quindi’venivano la rappresentanze, del Municipio Cora, oon bandiera, della S. 0. 0. b. della Unione Agenti o. b. della Lega lofermieri e. b. .Poi quelle dell’Ospedale, della Congr. di Carità, del Giardino d’Infanzia, della Fabbriceria di 8. Dan. e Villauova. Poi quasi tutti i Sindaci del Distretto e vari segretari, moltissimi avvocati : L’avv. Rossi di l’ordenone, il signor Bellico di Spilimbergo, il co. Gino di Capoviacco e tanti altri che mi è impossibile enumerare. Per le vie i oui muri arano coperti da manifesti listati a néro, il. corteo giunse nel Duomo, parato a lutto. Mone. Arcip. cantò la Messa e diede l’assoluzione al tumulo. Sotto la direzione del Vie. D. Minciotti fu eseguiti una splendida messa de requiem in stila liturgico, nella quale si distinse la ben nota terna dei tre oonoertisli R. P. Sgoifo di Villanova, P. Fiorenzo V. di S. Pietro e P. B. Michelutti di S. Daniele. il lunghissimo mesto accompagnamento dal Duomo continuò poi fino all’Ospedale, ovo al caro defunto ve’nne dato l’estremo vale dal oav. Piuzzi, sindaco di qui, dall’avv. Pogniei e dal cav. Trabucchi Proc. del Se. Nou arte, non esagerazioni di moda : ma il onore parlò per la loro bocca ; la commozione era al colmo. Il corteo proseguì fino al Cimitero di S. Luca dove Bernardino Legranzi discese fra le lacrimo e i fiori, lasciando immensa eredità di alfetto a quanti lo hanno oonosciuto in tutta la provincia e fuori. Non è il caso di ringraziare la gentile cittadina natale della imponentiesima dimtstrazione di riverenza e di amore fatta al suo Sior BìcUn : ma non è permesso di omettere il noma del R. D. Fiorenzo Ven- ‘ turini di S. Pietro che per l’agonizzante e tutta la sua famiglia al Ponte fu larghissimo di prestazioni gentilissime, del co. Gino di Caporiacco ohe dal momento doUa disgrazia ad oggi divorò migliaia di chilometri di giorno e di notte in automobile’ in favore del sig. Bernardino, e del sig. Bianchi Pietro fu .Sante amico e parente del Legranzi, tutto vita e pensiero por provvedere ai funerali, dei sig. Pietro Pellarini e D. ‘B. Miohelutti intimi del defunto e di vari.altii.