Dallas 8 Luglio 2016
Ha sparare a Dallas è stato un commando di professionisti non certo di gente sprovveduta. Si deduce dalla tattica tipica militare usata.
Se si osserva bene il filmato del poliziotto colpito alla spalle, l’uomo si muove in perfetto stile militare.
Altro aspetto: un commando cosi ben organizzato da mettere in piedi in poco tempo un’azione cosi cruenta con una copertura di fuoco degna come una squadra della Delta Force, questa la dice lunga su chi può esserci dietro a questa imboscata.
Non ultima la scelta di posizionarsi sui tetti, visuale perfetta campo libero di tiro, tempo di mira ottimo, i bersagli liberi allo scoperto, distanza di tiro da gente che le armi le conosce a mena dito, di sicuro erano in contatto radio e visivo, ne avranno scelto uno a testa di poliziotto da colpire, di sicuro un piano di fuga, staremo a vedere cosa salterà fuori tra qualche giorno, è sopra tutto L’FBI sarà cosi rapida di dare una risposta plausibile, è veloce?
Una cosa è certa il commando sapeva il fatto suo. Effetto sorpresa, potenziale di fuoca da sembrare venti persone che sparano, il tutto riconducibile ai commando d’assalto, fare in poco tempo più danno possibile poi fuggire, questo sembra sia stato a Dallas. La storia del solista nell’imboscata di Dallas non regge, un’azione di fuoco cosi devastante non può essere di una sola persona, primo per il numero di morti e di feriti, sicuramente le autorità non vogliono dire nulla nella speranza di riuscire ha catturare altri componenti del gruppo di fuoco che sono in fuga? Per un attacco del genere minimo saranno state dalle tre alle quattro unità. Ora la cosa interessante sono i rilievi balistici, tipo di armi,tipo di munizioni, quanti colpi sono stati sparati, quanti bossoli raccolti, dove sono stati raccolti, in un punto solo o in diversi punti, gli agenti uccisi sono stati colpiti con un solo tipo di arma, o armi diverse? Queste sono le domande che FBI-con la polizia di Dallas dovranno porsi è darsi risposte.
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