Torre Del Greco (Campania) 22 marzo 2015

DEIULEMAR: Dalla DCN al trust BIGEI. Truffa premeditata.

La DCN (Deiulemar Compagnia di Navigazione) aveva ad oggetto l’esercizio di trasporti marittimi vuoi con navi proprie, gestite direttamente o da terzi attraverso la stipula di contratti di nolo “attivi”, vuoi con navi altrui, di cui veniva acquisita la disponibilità mediante la conclusione di contratti di nolo La compagnie sociale della DCN era, al 2004, così strutturata: Lembo Giuseppe deteneva il 1,59% delle azioni, Boccia Lucia il 1,59%, Iuliano Michele il 1,59% e Sirefid il 95,22%. Le quote della Sirefid erano detenute paritariamente dai tre soci anzidetti o comunque dai coniugi di costoro: Lembo Giuseppe deteneva il 33,33%, Boccia Lucia- vedova di Giovanbattista Della Gatta, deceduto il 27.11.1994- il 33,33%, ed i coniugi Maria Luigia Lembo e Michele Iuliano il restante 33,33%.

La prima operazione significativa, per i motivi di seguito esposti, è consistita nella creazione di una holding e nel trasferimento ad essa delle quote di pa11ecipazione in DCN. Detta operazione ha avuto luogo nel 2004. Il 6.10.2004 i soci persone fisiche hanno deliberato in sede di assemblea la cessione delle loro quote alla Cordusio s.r.l., che, quindi, è divenuta detentrice del 4,78% del capitale sociale.

Il 29.10.2004, Sirefid e Cordusio s.r.l. hanno acquistato la Altom 2000 s.r.l., che ha acquisito la denominazione di Deiulemar Holding s.r.l. (innanzi indicata come DR), di cui è stato nominato amministratore unico Aniello Lauretta. A tale società, il 23.12.2004, le fiduciarie hanno trasferito le partecipazioni in DCN. A questo punto, quindi, le due fiduciarie Sirefid e Cordusio detenevano l’intero capitale sociale di DR.

Il 7.2.2005 e il 11.5.2005 i fiducianti (si ripete: Lembo Giuseppe; Boccia Lucia; Maria Luigia Lembo e Michele Iuliano) hanno trasferito, tramite le suddette fiduciarie Sirefid e Cordusio, le quote di DH, e automaticamente anche quelle di DCN, ad UBS fiduciaria -di cui era fiduciante Lucia Boccia-, a Servizio Italia s.p.a. -di cui erano fiducianti Michele Iuliano e
Maria Luigia Lembo-, mentre Giuseppe Lembo le ha mantenute in Cordusio. La creazione di questo schema societario ha consentito di mantenere il controllo della DCN, per il tramite delle società interposte, in capo agli originari soci, i quali hanno semplicemente mutato veste formale, passando, appunto, da soci a fiducianti delle fiduciarie che controllano la holding.

Dal punto di vista economico, il contratto di cessione del pacchetto azionario di DCN dalle fiduciarie Sirefid e Cordusio a DH fissava il prezzo in 79.000.000,00 di euro, poi aumentato fino a 99.000.000,00 di euro. Questo prezzo è stato pagato negli anni dal 2005 al 2007 utilizzando i dividendi distribuiti dalla società controllata DCN al socio unico DR (cfr.
deposizione del col. Auriemma e relazione agenzia entrate acquisita all’udienza del 30.9.2013).

Più in particolare, le indagini hanno accertato che DCN ha distribuito in favore di DR, nel corso degli anni successivi al trasferimento delle quote, dividendi per circa euro 120.000.000, di cui 16.000.000 nel 2005, 27.000.000 nel 2006 e nel 2007. Parte di tali dividendi è stata trasferita in favore dei soci di DR a titolo di pagamento del prezzo di cessione delle quote di DCN; in altre parole, i soci di DCN, per effetto della cessione del pacchetto azionario, avevano maturato nei confronti dell’acquirente DR un credito pari a euro 99.000.000,00. Tale credito è stato soddisfatto da DH utilizzando le rimesse provenienti da DCN a titolo di distribuzione di dividendi.

Deve, sin d’ora, rilevarsi che, stante la coincidenza tra le compagini sociali di DCN e di DH, la prima società ha direttamente pagato il prezzo del suo acquisto con gli utili prodotti.