ROMA – Sciatteria, errori grossolani, sviste e omissioni. I casi di Serena Mollicone e Santino Tuzi, uniti nell’indagine giudiziaria e nel libro-inchiesta “L’ultimo giorno con gli alamari” – presentato ieri a Roma nella libreria Einaudi di via Labicana – ne sono pieni. Lo hanno sottolineato durante i loro interventi Vittoriana Abate, inviata di Porta a Porta, Ester Palma, giornalista del Corriere della Sera, Cataldo Calabretta, avvocato e docente universitario, e gli autori Fabio Amendolara, cronista investigativo del qultidiano Libero, e Maria Tuzi, figlia della vittima. All’incontro, moderato dal giornalista e opinionista televisivo Gianluigi Laguardia, hanno partecipato giornalisti, esponenti delle forze dell’ordine e del mondo politico, esperti di criminologia. “È stata l’occasione- ha detto Amendolara – per lanciare da Roma un appello per la verità. Sono casi che meritano una grande attenzione. Dagli investigatori, questa volta, ci aspettiamo il massimo impegno. Attendiamo i risultati”.
Delitti di Arce, da Roma appelli per la verità
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