Trieste (Friuli-Venezia Giulia) 20 giugno 2016

Dipiazza eletto sindaco. Non riesce a Cosolini il sorpasso

Roberto Dipiazza è il nuovo sindaco italiano di Trieste. Dipiazza aveva già occupato la poltrona di sindaco nel palazzo di Piazza Grande, realizzato dall’architetto Giuseppe Bruni tra il 1873 e il 1875, per dieci anni, dal 2001 al 2011, succedendo a Riccardo Illy. Roberto Cosolini, sindaco uscente ripresentato per il secondo mandato dal Partito Democratico, è stato sconfitto dall’elettorato che si è recato alle urne (in termini di voti validi, il 45,98% degli aventi diritto al voto), con un distacco da Dipiazza di 4.484 voti. Terzo incomodo tra i due candidati al ballottaggio, come già al primo turno del 5 giugno, l’astensione, attiva e passiva, sollecitata, con la campagna “No election day”, dal Movimento Trieste Libera, che si batte per il ripristino nel Territorio Libero di Trieste della legalità e del diritto internazionale da parte del governo italiano, dal 1954 amministratore civile provvisorio. L’astensione registrata al ballottaggio è stata pari al 52,57% (al primo turno era stata del 46,55%). A chi non si è recato alle urne o ha attuato nei seggi l’astensione attiva (il rifiuto documentato della scheda) proposta da Trieste Libera, vanno aggiunte 599 schede bianche e 2.083 schede nulle, corrispondenti nel complesso al 3,05% dei votanti.
Rispetto al primo turno, al ballottaggio il consenso per Roberto Dipiazza ha avuto un incremento di 5.352 voti, passando da 39.493 voti a 44.845; l’incremento di voti per Roberto Cosolini è stato di 12.086 voti, portando i 28.275 voti del primo turno ai 40.361, seppure insufficienti per il sorpasso. Per le altre liste presenti al primo turno al primo turno avevano votato 29.017 elettori. Sempre al primo turno, le schede bianche sono state 743, quelle nulle 1.519, in totale 2.262, al ballottaggio 2.682 con un incremento di non espressione di voto valido di 420 votanti. Infine in termini di votanti gli elettori che non sono andati alle urne al ballottaggio sono 11.162 in più rispetto al primo turno. Tutto questo significa che il voto valido non espresso per i due candidati al ballottaggio è andato a Dipiazza per il 18,44%, a Cosolini per il 41,65%, ad incrementare l’astensione per il 38,47% e in voto di protesta per l’1,45%. Se si dà per scontato che a Cosolini al ballottaggio sono andati i voti delle due liste dichiaratamente di sinistra presenti al primo turno, l’ex sindaco nella sua rincorsa al candidato del centrodestra ha pescato 9.757 voti tra gli elettori delle rimanenti liste, in particolare tra quelli di Paolo Menis, candidato del Movimento 5 Stelle.
Certamente ha avuto il suo ruolo nella rincorsa non riuscita per 4.484 voti di Roberto Cosolini l’infelice exploit, da quinta colonna, di Vittorio Sgarbi, sceso in campo a Trieste in favore di Dipiazza, che ha scatenato in città in ambienti “benpensanti” prese di posizione da macchina del fango contro il candidato di centrodestra. E per fortuna che era un intervento “umoristico”. Ad esempio, secondo TriestePrima.it, la parola d’ordine di Rifondazione Comunista, sintetizzando un comunicato del suo segretario, era “No al razzismo ed al clima di paura, appoggio a Cosolini”.
Il Consiglio comunale che esce dalle elezioni ha la seguente composizione. Alla Lista Civica Dipiazza per Trieste vanno 7 seggi (Marco Gabrielli, Carlo Grilli, Vincenzo Rescigno, Francesco Bettio, Giorgio Rossi, Barbara Dal Toè, Francesco Di Paola Panteca), alla Lega Nord 6 seggi (Pierpaolo Roberti, Fabio Tuiach, Giuseppe Ghersinich, Serena Tonel, Paolo Polidori, Antonio Lippolis), a Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale 2 seggi (Claudio Giacomelli, Salvatore Porro), a Forza Italia 9 seggi (Michele Lobianco, Manuela Declich, Everest Bertoli, Lorenzo Giorgi, Giovanni Russo, Bruno Marini, Piero Camber, Michele Babuder, Angela Brandi), al Movimento 5 Stelle 5 seggi oltre a quello del candidato sindaco Paolo Menis (Elena Danielis, Cristina Bertoni, Domenico Basso, Alessandro Imbriani, Gianrossano Giannini), al Partito Democratico 7 seggi, oltre a quello del candidato sindaco Roberto Cosolini (Fabiana Martini, Antonella Grim, Giovanni Barbo, Valentina Repini, Laura Famulari, Marco Toncelli, Igor Svab), a Insieme per Trieste Cosolini Sindaco 1 seggio (Maria Teresa Bassa Poropat), a Verdi Psi Cosolini Sindaco 1 seggio (Roberto De Gioia).
Il sindaco Dipiazza è stato eletto soltanto da 44.845 elettori dei 185.312 aventi diritto al voto: rappresenta, dunque, in termini di elettorato il 24,20% dei cittadini di Trieste. Il Consiglio comunale ne rappresenta solo il 52,23%. Due dati da non dimenticare.