Lecco (Lombardia) 22 luglio 2015

Emanuele e Mirko la coppia gay sposata in italia

Il prossimo 17 giugno gli olginatesi Emanuele Locatelli e Mirko Simone Sangalli firmeranno di fronte ad un notaio lecchese un “Contratto di convivenza”, atto dal valore giuridico che li tutelerà come coppia. Nel documento i due uomini, che convivono in paese da tempo, sottoscriveranno la separazione dei beni e la suddivisione delle spese comuni al 50%, obbligandosi a provvedere al reciproco mantenimento e all’assistenza morale e materiale in caso di bisogno.
Il contratto inoltre tutelerà la loro unione dal punto di vista dell’accesso ai dati sanitari e clinici del convivente, e contiene una loro dichiarazione sul testamento biologico e la donazione degli organi.
“Si tratta di un documento che ha un valore giuridico, che può essere sottoscritto da qualsiasi coppia “di fatto” (dello stesso sesso o diverso) o genericamente da due persone conviventi tra cui sussista un legame affettivo” ha spiegato Emanuele. Lui e il suo compagno lo scorso marzo avevano espresso la volontà di iscriversi al registro delle unioni civili. Nell’attesa che venga promosso a Olginate, si sono attivati per il contratto di convivenza.
“Abbiamo scoperto di questa possibilità grazie alla Rete, informandoci sul registro delle unioni civili. Abbiamo contattato un notaio sul territorio che ha esperienza in questo settore, e ci siamo informati. Il contratto si rinnova ogni 10 anni, e può essere modificato a seconda delle necessità” ha spiegato Emanuele. “Il registro comunale non ha valore giuridico, questo sì. Va registrato in agenzia delle entrate e comprende – tra le altre cose – la separazione dei beni della coppia di fatto, la volontà in caso di vita e di morte, l’accesso ai dati della cartella medica e sanitaria. L’azienda ospedaliera non potrà più dire di no ad una eventuale richiesta di vedere la cartella clinica del mio compagno, potrò partecipare alle scelte che lo riguardano in campo medico”.
Questo il passaggio specifico del contratto:
Mirko e Emanuele esprimono inoltre nel documento la loro volontà in merito a cure o terapie che possano essere definite come “accanimento terapeutico”, e danno il proprio parere favorevole alla donazione degli organi. Con la clausola che “le parti prendono atto che a decidere in ultima istanza saranno comunque sempre i medici, in base alla loro coscienza e alle loro norme deontologiche, in quanto con la normativa vigente non sono obbligati a rispettare queste disposizioni”.
“In caso di separazione la nostra volontà e di dividere i nostri beni al 50%. Questo è un contratto a tutti gli effetti, attualmente è l’unica possibilità che ci è concessa per tutelare la nostra relazione”.
Il prossimo 17 giugno Emanuele e Mirko, con una firma di fronte ad un notaio, sottoscriveranno il loro “sì”.
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=9060&origine=1&t=Olginate: Emanuele e Mirko firmeranno il contratto di convivenza, atto giuridico per una maggior tutela delle coppie ”di fatto”