Roma (Lazio) 03 dicembre 2017

ENZO DE SANTIS: SINDACO O COSA…!?

Si ha il reato di abuso d’ufficio quando un pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, nell’esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell’azione amministrativa.

Il reato di abuso d’ufficio è stato oggetto di due recenti riforme legislative che ne hanno modificato incisivamente la disciplina: si tratta della riforma attuata con la legge 86/1990 e la riforma del 1997 operata con la Legge 234/1997. Tali riforme hanno operato una netta distinzione del reato di abuso d’ufficio rispetto a quanto invece sottoposto al Tribunale amministrativo regionale e oggetto di abuso di potere, quale figura sintomatica dell’annullabilità dei provvedimenti amministrativi. La durata della pena è stata nuovamente modificata verso l’alto dalla legge 190/2012 (i termini edittali minimi furono portati da sei mesi a un anno e quelli massimi da tre a quattro anni).