Imperia (Liguria) 14 dicembre 2015

Esemplari di palme infestate dal punteruolo rosso

In queste immagini si vedono alcune palme infestate dal punteruolo rosso presenti sul territorio comunale di Taggia, alcune di esse hanno in alcuni casi una cinquantina d’anni di vita.

L’infestazione dal punteruolo rosso può essere presente nella pianta da lungo tempo senza presentare sintomi, iniziando a manifestarsi solo in una fase avanzata dell’infestazione da parte dell’insetto.

La femmina di punteruolo rosso depone a ogni parto circa 300 uova e le distribuisce alla base delle giovani foglie o nelle cavità del tronco della palma.
Le uova si trasformano in 2 o 5 giorni in piccole larve di punteruolo rosso che bucano le palme, cibandosi dei tessuti delle stesse, eliminandone tutto il materiale fibroso. Le larve di punteruolo rosso, quindi, procedono muovendosi verso l’interno della palma scavando tunnel e larghe cavità e cibandosi del legno della palma. Il periodo larvale varia da 1 a 3 mesi. Le larve si impupano fuori dal tronco alla base della pianta. Dopo 14-21 giorni fuoriescono gli adulti. L’intero ciclo dura 4 mesi.

La velocità di riproduzione del punteruolo rosso, quindi, è una delle principali cause che rende maggiormente difficoltose le azioni messe in atto per ridurre l’impatto delle infestazioni nelle zone di interesse e la rapida migrazione di punteruoli rossi da una palma a un’altra. Sullo stesso albero di palma possono sovrapporsi più generazioni di punteruolo rosso anche perchè, il punteruolo rosso, non si sposta in una nuova palma finché non ha completamente distrutto quella su cui vive. I danni sono causati sia dalle larve che dai punteruoli rossi adulti che si cibano del legno della palma, e sono visibili solo quando i coleotteri, avendo colonizzato l’intera palma, ne causano il collasso.

I primi sintomi sono rappresentati da un anomalo portamento della chioma, che assume un caratteristico aspetto divaricato “ad ombrello aperto”, il fogliame inizia a seccarsi.

Nei casi più gravi si arriva alla perdita completa delle foglie, per cedimento del rachide fogliare, per cui la pianta appare come mozzata in cima alla chioma.

Nello stadio terminale dell’infestazione si produce un vero e proprio “collasso” della pianta: solo a questo punto le colonie di del cosidetto punteruolo rosso abbandonano la pianta attaccata migrando su un nuovo esemplare.

E’ un vero flagello.