In Montereggio di Mulazzo (MS), sino al 19 agosto, nell’antica Chiesa Fortificata di Sant’Apollinare sarà esposta al pubblico l’importante tela del pittore genovese Luca Cambiaso, raffigurante la Madonna col Bambino, Santo Vescovo e San Rocco.
Luca Cambiaso, uno degli indiscutibili protagonisti della storia dell’arte del rinascimento, ha contribuito a rendere Genova uno dei centri artistici più vivi dell’epoca, le sue tele hanno impreziosito le dimore aristocratiche e le chiese non solo della costa ligure ma anche della Francia e soprattutto della corte reale spagnola.
La tela (cm 200×100), normalmente non visibile al pubblico, rappresenta “Madonna con Bambino, Vescovo e San Rocco” dove il Vescovo inginocchiato sulla sinistra potrebbe essere Apollinare (se così fosse, la pertinenza ab antiquo della tela al borgo di Montereggio sarebbe dimostrata) ma l’ostentata presenza del libro, appoggiato ai gradini del podio mariano, rende altrettanto lecita l’ipotesi che si tratti di Agostino, vescovo di Ippona, autore di testi fondamentali per le origini del cristianesimo e ispiratore di una regola alla quale obbedivano varie congregazioni. La presenza di San Rocco – certo la parte più felice del dipinto di Montereggio – rende certa l’estrazione popolare dei committenti, probabilmente organizzati in una societas intitolata al santo, invocato come protettore dal flagello della peste.
I visitatori avranno l’occasione di ammirare la tela del Cambiaso, nel suo luogo di origine, una splendida location che ne esalta l’ espressione del carattere di esemplarità e della dimensione europea del pittore ligure e del suo rapporto con i grandi maestri del Cinquecento: Michelangelo, Tiziano ecc. ecc.
Il Presidente della Proloco di Montereggio Sandro Fogola, nel sottolineare come questa iniziativa di condivisione, con il mondo, di questo tesoro appartenente alla comunità di Montereggio, rientri in quella tradizione culturale, di questo Paese, iniziata con mostre e convegni, negli anni settanta dal suo predecessore Sergio Maucci. Infine, riprendendo i concetti espressi, da coloro che hanno voluto lasciare una testimonianza del vissuto in Montereggio, evidenzia come questa tela non sia una semplice rappresentazione pittorica che soddisfa l’occhio del visitatore ma, esprime un qualcosa in più, una riflessione, un’idea sulle origini di alcune tradizioni di Montereggio e più in generale espressione del particolare, quasi personale, rapporto che la gente della Lunigiana ha da sempre avuto con Dio.
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