Salerno (Campania) 02 febbraio 2015

FESTA DI SAN BIAGIO IN LANZARA DI CASTEL SAN GIORGIO

Il 3 febbraio è Il giorno di festa della popolazione di Lanzara di Castel San Giorgio, ricordando San Biagio: vescovo e martire di Sebaste, protettore della gola. Di grande impatto emozionale e di enorme devozione.
La chiesa di San Biagio e’ il maggior simbolo di religiosità del nostro paese è la chiesa con relativa statua del santo protettore San Biagio. L’epoca in cui è stata posta la prima pietra è sconosciuto, ma si sa con certezza che nell’anno 982 era già esistente e dedicata a Sant’Angelo riflettendo il culto di San Michele Arcangelo di cui le popolazioni longobarde erano particolarmente. devote dopo la loro conversione al cristianesimo. Solamente nell’anno 1309 per la prima volta si legge che la chiesa è dedicata a San Biagio. La chiesa originaria, intitolata a Sant’Angelo prima e San Biagio poi, dovette essere dapprima una semplice cappellania e poi rettoria dipendente forse dall’antica parrocchia di Sant’Angelo di San Severino. Solamente nell’anno 1511 diviene parrocchia autonoma. Nel 1712 si iniziò la costruzione delle basi inferiori dell’attuale campanile che vedrà la sua conclusione nell’anno 1795. Nel 1748, sotto la guida del parroco don Marco Quaranta, fu costruita una sacrestia con terra santa. Dallo stesso parroco viene comperata, nel 1774 la statua di Sant’ Antonio. Il 7 aprile 1774 viene costruita la cappella della Congregazione da parte dell’architetto Carmine Calvanese e il 20 ottobre si fece dotare questa di un portale in pietra viva, ma dobbiamo aspettare il 1776 per la consacrazione. L’otto settembre 1793 fu deciso nella venerabile congregazione di San Biagio di ristrutturare l’edificio sacro ormai in degrado. Il merito della ristrutturazione e dell’ampliamento della parrocchiale chiesa è dovuto soprattutto a Don Vincenzo Alfano, parroco pro tempore ed all’architetto Carmine Calvanese. L’interno, a croce latina, risulta articolato in un’unica grossa navata e due cappelle laterali con coperture a volte affrescate ed al centro vi è la cupola della SS. Trinità. Il parroco si adoperò molto nel migliorare ed abbellire artisticamente la chiesa. Negli anni successivi la chiesa e la Venerabile Congregazione di San Biagio rappresentarono il fulcro intorno al quale gravitava tutta la vita religiosa e sociale dell’intera popolazione di Lanzara, Castelluccio e Fimiani. In quel periodo il culto dei morti era molto sentito, infatti gli atti dell’intera popolazione di Lanzara, Castelluccio e Fimiani. In quel periodo il culto dei morti era molto sentito, infatti gli atti di morte confermano quasi per tutti l’assistenza spirituale dei sacerdoti al capezzale dei moribondi che assicuravano loro i sacramenti cristiani. Il 5 ottobre 1811 Don Vincenzo Alfano acquistò al prezzo di 102 ducati l’orologio e il 26 marzo 1815 iniziò la costruzione del campanile che durò tre anni. Questa vicenda vide protagonisti il parroco Don Vincenzo Alfano ed il priore Sig. Carmine Calvanese. Negli anni successivi per apportare un migliore aspetto a codesto edificio si ebbero varie ristrutturazioni tra cui ricordiamo: quella del 1905 sotto la guida del parroco Don Gennaro Sammartino e dell’architetto Alfonso Calvanese., in cui fu rifatta la facciata e l’interno ed al pittore Gustavo Girosi venne affidato il restauro degli affreschi presenti, con una aggiunta di altri affreschi, mentre al marmista Antonio Alfano venne affidato la costruzione del pavimento della chiesa; e quella del 1974, in cui il parroco Giovanni Merola sottopose la chiesa parrocchiale ad una radicale ristrutturazione secondo le regole dettate dal Concilio Vaticano II.