L’8 marzo come consuetudine si festeggia la donna. Almeno così fanno in tanti. Anche noi festeggiamo la donna, ma non quel giorno.
Abbiamo scelto un’altra data, non volendo partecipare a quella che è diventata una kermesse di parte, che nulla ha a che vedere con il riconoscimento del ruolo che noi donne abbiamo nella società civile.
Non volendoci prestare a questo gioco, avendo anche su questo tema posizioni in netto contrasto con quelle Femministe che hanno, di fatto, monopolizzato la ricorrenza, abbiamo scelto un’altra data, il 18 aprile, per rendere omaggio alla figura della donna.
Non vedrete, l’8 marzo, i nostri uomini distribuire ipocritamente mimose e cioccolatini, non troverete scritte sui nostri profili banali frasi di circostanza, sdolcinate poesie e facili dichiarazioni di comprensione e di sostegno.
L’8 marzo passerà per noi donne missine, nella più assoluta normalità, nella nostra operosità quotidiana, nella cura dei nostri impegni, familiari e lavorativi, nella certezza di avere accanto uomini che si ricordano di noi sempre e non solo nelle feste comandate.
Noi donne missine siamo diverse e lo siamo in tutto, anche nell’essere festeggiate.
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Claudia Cristaldi
Responsabile Politiche Femminili
MSFT Aci S. Antonio (CT)
Festeggiare o no l’8 marzo?. (di Claudia Cristaldi)
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