Finalmente ci siamo.
La lunga corsa verso il Referendum del 4 dicembre sta per finire. Una corsa iniziata molto tempo fa, che noi del Movimento Sociale Fiamma Tricolore abbiamo corso con impegno e grande dispendio di energie. Iniziammo, primi fra tutti i Partiti, con la costituzione del Comitato per il No in seno al Movimento, la cui Presidenza affidammo all’autorevole personalità dell’Avv. Nando Gambino. Gambino si è speso con grande impegno, ed ha portato in tutta Italia, con decine manifestazioni di vario genere, la posizione del MSFT in merito al Referendum costituzionale. Insieme ci siamo trovati spesso a dialogare in convegni e conferenze, sempre di grande spessore, anche per la partecipazione d’importanti personalità del Diritto e della cultura.
Tante le conferenze, tantissimi gli incontri.L’ultima manifestazione, la più prestigiosa, quella tenutasi a Milano con la presenza, tra gli altri, del Segretario nazionale del MSFT, Attilio Carelli.Tra breve le bocce saranno ferme, spetterà, poi, all’elettore dare consistenza, col voto, ai concetti espressi nelle varie manifestazioni.L’elettore avrà la possibilità, votando appunto, di manifestare il proprio dissenso verso una riforma costituzionale che vuole, più di ogni altra cosa, ridurre il suo diritto a esprimere la propria volontà.L’esproprio del voto nella designazione dei senatori, perché di designazione si tratterà qualora vincesse il Sì, rappresenta l’apice di un progetto iniziato anni fa con l’abolizione del sistema proporzionale; con l’obbligo di un elevato numero di firme imposte ai Partiti per poter presentare liste, con conseguente quasi obbligatorietà del ricorso agli apparentamenti; all’eliminazione delle Province e adesso si vorrebbe completare l’esproprio della sovranità popolare con la designazione dei Senatori da parte dei Consigli regionali.
Questo criminale disegno, contenuto nella riforma voluta dal trio delle meraviglie Renzi – Boschi – Verdini, unito alle altre confusionarie proposte contenute nella legge oggetto di verifica referendaria, ci ha determinati a schierarci per il NO.
Ma come spesso, quasi sempre, accade la nostra posizione pur convergendo sul No alla riforma, è dissimile da quella degli altri Partiti e Movimenti che si trovano sullo stesso nostro fronte.
Noi, infatti, non ci fermiamo al semplice rigetto delle modifiche proposte, e, soprattutto, non lo facciamo per amore di questa costituzione che, per sua natura è antifascista nell’impianto generale e, perciò, non condivisibile da parte nostra.
Ho detto più volte, nelle varie manifestazioni cui ho partecipato, che noi Missini non amiamo questa Costituzione, pur rispettandola, e che vogliamo modificarla radicalmente.
Per questo molti anni orsono, si era negli anni ’70, l’allora Segretario del MSI, Giorgio Almirante, si fece promotore di una proposta di modifica della Costituzione. Quel Progetto noi lo abbiamo sempre tenuto vivo e oggi, subito dopo l’esito favorevole del referendum, vogliamo rilanciarlo proponendo la costituzione di un’assemblea costituente eletta con sistema proporzionale che dia voce a tutte le componenti politiche e sociali della Nazione, che riveda la Carta costituzionale.Abbiamo delle proposte valide da portare all’attenzione dei costituendi.
Finalmente ci siamo.
La lunga corsa verso il Referendum del 4 dicembre sta per finire.
Una corsa iniziata molto tempo fa, che noi del Movimento Sociale Fiamma Tricolore abbiamo corso con impegno e grande dispendio di energie.
Iniziammo, primi fra tutti i Partiti, con la costituzione del Comitato per il No in seno al Movimento, la cui Presidenza affidammo all’autorevole personalità dell’Avv. Nando Gambino.
Gambino si è speso con grande impegno, ed ha portato in tutta Italia, con decine manifestazioni di vario genere, la posizione del MSFT in merito al Referendum costituzionale.
Insieme ci siamo trovati spesso a dialogare in convegni e conferenze, sempre di grande spessore, anche per la partecipazione d’importanti personalità del Diritto e della cultura.
Tante le conferenze, tantissimi gli incontri.
L’ultima manifestazione, la più prestigiosa, quella tenutasi a Milano con la presenza, tra gli altri, del Segretario nazionale del MSFT, Attilio Carelli.
Tra breve le bocce saranno ferme, spetterà, poi, all’elettore dare consistenza, col voto, ai concetti espressi nelle varie manifestazioni.
L’elettore avrà la possibilità, votando appunto, di manifestare il proprio dissenso verso una riforma costituzionale che vuole, più di ogni altra cosa, ridurre il suo diritto a esprimere la propria volontà.
L’esproprio del voto nella designazione dei senatori, perché di designazione si tratterà qualora vincesse il Sì, rappresenta l’apice di un progetto iniziato anni fa con l’abolizione del sistema proporzionale; con l’obbligo di un elevato numero di firme imposte ai Partiti per poter presentare liste, con conseguente quasi obbligatorietà del ricorso agli apparentamenti; all’eliminazione delle Province e adesso si vorrebbe completare l’esproprio della sovranità popolare con la designazione dei Senatori da parte dei Consigli regionali.
Questo criminale disegno, contenuto nella riforma voluta dal trio delle meraviglie Renzi – Boschi – Verdini, unito alle altre confusionarie proposte contenute nella legge oggetto di verifica referendaria, ci ha determinati a schierarci per il NO.
Ma come spesso, quasi sempre, accade la nostra posizione pur convergendo sul No alla riforma, è dissimile da quella degli altri Partiti e Movimenti che si trovano sullo stesso nostro fronte.
Noi, infatti, non ci fermiamo al semplice rigetto delle modifiche proposte, e, soprattutto, non lo facciamo per amore di questa costituzione che, per sua natura è antifascista nell’impianto generale e, perciò, non condivisibile da parte nostra.
Ho detto più volte, nelle varie manifestazioni cui ho partecipato, che noi Missini non amiamo questa Costituzione, pur rispettandola, e che vogliamo modificarla radicalmente.
Per questo molti anni orsono, si era negli anni ’70, l’allora Segretario del MSI, Giorgio Almirante, si fece promotore di una proposta di modifica della Costituzione.
Quel Progetto noi lo abbiamo sempre tenuto vivo e oggi, subito dopo l’esito favorevole del referendum, vogliamo rilanciarlo proponendo la costituzione di un’assemblea costituente eletta con sistema proporzionale che dia voce a tutte le componenti politiche e sociali della Nazione, che riveda la Carta costituzionale.
Abbiamo delle proposte valide da portare all’attenzione dei costituendi.
– Il superamento, dopo oltre settant’anni, della dicotomia fascismo – antifascismo, la Carta costituzionale di una Nazione non può essere “anti”, non può essere escludente ma, invece, deve essere includente.
– L’elezione diretta del Presidente della Repubblica, che sia capo dell’Esecutivo e non, un semplice palafreniere, com’è adesso.
– Il superamento reale del bicameralismo, con l’abolizione del Senato e la sua sostituzione con una Camera di rappresentanza delle categorie del lavoro e della produzione.
– Vogliamo che nella Costituzione riformata trovi posto la Socializzazione come sistema su cui fondare i rapporti socio-economici della Nazione.
– L’eliminazione delle Regioni, inutili organismi mangiasoldi e il mantenimento delle Province, realtà amministrative vicine al territorio e capaci di interpretarne le esigenze.
Queste ci sembrano delle buone basi su cui costruire una riforma della Costituzione seria, che vada nella direzione di una pacificazione nazionale non ancora avvenuta, e che sia lo strumento per l’elevazione della Nazione.
Questo il nostro Progetto di riforma al quale mettere mani subito dopo l’esito di questo referendum.
Da lunedì, quindi.
Prima, domenica, rechiamoci in massa alle urne, ricordando che, essendo questo referendum “confermativo” non necessita di quorum per essere valido.
Quindi votiamo, votiamo NO, per bloccare questa riforma illegittima e destabilizzante e prepariamoci alla presentazione di una vera riforma costituzionale basata sui punti precedentemente accennati.
Mario Settineri
Segreteria nazionale MSFT