Alberto Fiorini, capogruppo consiliare della lista Società civica di Montecatini Val di Cecina, prende posizione, con un documento, sul delicato momento che sta attraversando l’azienda Smith Bits. Lo slogan “con la gente tra la gente” del gruppo politico, sembra, in questo momento preoccupante per i lavoratori e le loro famiglie, perfettamente appropriato.
“E’ stato nel Consiglio Comunale di Montecatini Val di Cecina del 29 aprile scorso – si legge nel documento – che siamo venuti a sapere ufficialmente dei gravi problemi della Smith Bits (ex Smith) di Saline di Volterra, quando il sindaco Sandro Cerri, nelle proprie comunicazioni, ha portato a conoscenza l’intero Consiglio, di cosa sta succedendo in questo stabilimento, cioè della chiusura dello stesso, con circa 200 lavoratori occupati. Questa vicenda presenta aspetti scioccanti, inauditi e sconcertanti, che non possono essere accettati. In seno al Consiglio Comunale, come gruppo consiliare di minoranza, abbiamo dato pieno appoggio e solidarietà a tutti i lavoratori della Smith. Anche il nostro Comune come quello di altri della Val di Cecina, si trova a fare i conti con questa decisione priva di senso. La nostra Val di Cecina, già da anni ormai penalizzata sotto molti aspetti, viene a trovarsi con questo ennesimo colpo che lascia senza fiato, per essere definitivamente messa “con le spalle al muro”. E’ vero che i primi problemi sono iniziati fin dagli anni settanta, ma, fino ad oggi, “istituzioni pubbliche” e non, sono riuscite ad allontanare e scongiurare questa ipotesi, possibilità che invece, oggi, è divenuta reale e concreta. Venerdì prossimo, 8 maggio, a Volterra, ci sarà un Consiglio Comunale aperto, con la presenza delle amministrazioni pubbliche locali, proprio a dimostrazione che queste persone non devono sentirsi abbandonate e vittime di questa chiusura così assurda ed ingiustificata, come purtroppo avviene anche in altre zone d’Italia. Noi faremo tutto quello che le nostre azioni ci permetteranno. Al momento esprimiamo nuovamente piena solidarietà per questa vicenda così devastante, sia ai numerosi lavoratori che alle loro famiglie”.