Era finito in mare il giorno di Ferragosto per il ribaltamento del natante sul quale si trovava assieme a tre amici
FORIO: IL MARE RESTITUISCE IL CORPO DI FILIPPO VINACCIO
di Gennaro Savio – foto di Ida Trofa
Il mare, dopo circa trenta ore, ha restituito il corpo del venticinquenne napoletano Filippo Vinaccio finito nelle acque agitate della Baia di San Francesco a Forio dopo il ribaltamento del natante sul quale viaggiava assieme a tre amici che sono riusciti a mettersi in salvo. Prontamente soccorsi dai bagnanti e dai bagnini dei lidi privati di San Francesco, per Filippo non c’era stato nulla da fare così come Sergio Calise, uno dei soccorritori, ha raccontato nella testimonianza raccolta dalla giornalista del Quotidiano “Il Dispari” Ida Trofa. Per farci un’idea di chi fosse Filippo, parrucchiere di professione, abbiamo visitato il suo profilo FaceBook e la lettura dei suoi post ci dà l’idea di un ragazzo sensibile ed umano. Un suo scritto ci ha colpito in modo particolare e riguarda la scena di un incidente raccontata il dodici giugno scorso. “Più vedo queste cose – si chiedeva Filippo -e più mi dico ma in che mondo viviamo? Vado a lavoro, passo per Pianura e vedo davanti a me un incidente fra un auto e una moto. Si bloccano le corsie, voi direte e che ce di strano? La ragazza a terra ma cosciente, una signora scende dalla sua auto e dice ‘ma io ciò i miei bambini in auto con questo sole…’. Erano passati tre minuti dal fatto… poteva essere tua figlia. Un Po’ di pietà esiste? Rimango sempre più scioccato”. Ecco, nel mentre Filippo raggiunge la Terraferma per l’ultimo saluto, noi vogliamo ricordalo con le sue stesse parole cariche di sensibilità ed umanità.