La spiaggia, seppur frequentata dai bagnanti, resta ancora ufficialmente chiusa in attesa del sopralluogo del geologo
POLEMICHE PER LA PAVENTATA REALIZZAZIONE DA PARTE DEI PRIVATI DELLA DISCESA A MARE, DOMENICO SAVIO INVESTE LA SOPRAINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI DI NAPOLI
di Gennaro Savio
Sulla spiaggia di Cava dell’Isola è terminato il primo intervento di messa in sicurezza del costone franato sull’arenile nei mesi scorsi, costone il cui cedimento non è dovuto all’evoluzione morfologica della fascia costiera, così come qualcuno sostiene, perché la spiaggia è ancora ben difesa dalle mareggiate, bensì alle trasformazioni urbanistiche, autorizzate o meno, che nell’ultimo cinquantennio sono state consentite nei territori sovrastanti dal potere politico padronale e clientelare dominante ai vari livelli istituzionali, dalle amministrazioni comunali alla Soprintendenza ai beni ambientali di Napoli alla regione Campania. Attualmente la spiaggia, seppur frequentata dai bagnanti, resta ancora ufficialmente chiusa in attesa del sopralluogo del geologo. E della recitazione dei tratti di arenile ancora pericolanti. L’esecuzione di questi primi lavori aveva già messo sul “chi va là” parte della cittadinanza foriana, allarmata dal progetto per la messa in sicurezza definitiva del costone presentato dai privati che, tra l’altro, prevede anche la realizzazione di due nuovi terrazzamenti sulla frana da sistemare e una discesa a mareche è stata proposta con la giustificazione di rendere accessibile l’arenile ai diversamente abili. Ma in tal senso bisogna sottolineare che una strada, seppur in parte privata, già esiste e giunge sino all’ingresso della spiaggia ed è questa che potrebbe essere resa utilizzabile dal Comune per i disabili. Dalla struttura ricettiva creata nei decenni nell’area retrostante il costone, già da tempo si notava l’esistenza di un primo tratto di strada col selciato ricoperto da sanpietrini, che da lontano sembrava degradare verso l’arenile. Ebbene, nel mentre i primi lavori di messa in sicurezza del costone sono terminati e la spiaggia non è stata ancora riaperta ufficialmente, mercoledì mattina 4 giugno 2014, intorno alle 12.45, con le nostre telecamere abbiamo notato un operaio intento a spianare terreno proprio al termine del tratto di strada già terminato da tempo. A cosa serve continuare a spianare terreno proprio in quel punto? Non è che tra non molto potremmo trovarci dinanzi alla sorpresa che quel piccolo sentiero nell’estate 2013 sequestrato dai vigili urbani possa dimenarsi sino alla spiaggia, si chiedevano stamattina alcuni bagnanti? E come dargli torto se come diceva un innominabile politico della cosiddetta Prima repubblica “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina?“. I timori dei bagnanti e soprattutto dei frequentatori abituali di Cava sono ben visibili sull’arenile, dove campeggia uno striscione sul quale si legge: “La scala per Cava il Comune regala“. Bisogna sottolineare che mentre nel primo ampio tratto della spiaggia dopo i lavori di questi giorni il costone finisce a strapiombo o a terrazzamento sull’arenile, nella parte dove i privati vorrebbero realizzare la discesa a mare il terreno scende quasi dolcemente sulla spiaggia. E’ un altro particolare che alimenta dubbi e perplessità, che sono aumentati dopo l’incendio che nei giorni scorsi ha mandato misteriosamente a fuoco canneti e vegetazione presenti sulla frana. In merito alla paventata realizzazione di una discesa a mare dei privati, in queste ore il Consigliere comunale di opposizione del PCIML Domenico Savio ha presentato un’ennesima interrogazione al sindaco di Forio Francesco Del Deo, ai Responsabili dei settori competenti e alla Soprintendenza per i beni ambientali di Napoli in cui, tra l’altro, si legge: „OSSERVATO che questo primo intervento di smussamento della sommità del costone degradandolo verso la spiaggia sembra agevolare pure la proposta dei privati di realizzare una discesa sulla spiaggia; IGNORANDO la posizione dell’Amministrazione comunale sul progetto presentato dai privati, che potrebbe accoglierne le proposte e che sino ad oggi, nonostante l’urgenza della messa in sicurezza definitiva del costone, pare non abbia ancora assunto una decisione definitiva; RECEPITE le preoccupazioni di tanti cittadini, amanti delle bellezze naturali della zona, allarmati dalla possibilità che la messa in sicurezza del costone possa comportare pure la realizzazione dei due nuovi terrazzamenti sull’attuale frana e la discesa privata sulla spiaggia, mentre chiedono che l’intervento debba avvenire nella massima salvaguardia del patrimonio ambientale circostante; TENUTO conto delle iniziative e delle manifestazioni popolari che si sono svolte nei mesi scorsi per la riapertura in sicurezza della spiaggia di Cava dell’Isola, contro gli stravolgimenti urbanistici, autorizzati o meno, che nel tempo si sono materializzati in quell’area e per la salvaguardia di quel poco di patrimonio ambientale sopravvissuto agli scempi; SAPUTO che nelle vicinanze della stradina di discesa sulla spiaggia, di cui nell’estate 2013 fu sequestrato l’accesso all’arenile, è stato notato un operaio intento a pulire e rimuovere steppaglie, INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE 1. se la realizzazione dei lavori al momento eseguiti corrispondono alle richieste e alle aspettative del Comune; 2. se l’intervento eseguito ha avuto il parere della Commissione per il paesaggio e l’autorizzazione della Soprintendenza per i beni ambientali di Napoli e se no perché; 3. se l’accesso privato alla spiaggia sequestrato dai Vigili Urbani nell’estate 2013 si trova sempre nelle stesse condizioni del sequestro, se sia stato chiesto il ripristino dei luoghi e se no perché e se, dopo gli ultimi movimenti della frana, si rende necessario un nuovo sequestro dell’area interessata; 4. se il progetto di messa in sicurezza definitiva del costone presentato dai privati è stato esaminato, approvato, osservato o respinto dall’Amministrazione comunale e dagli organi di controllo e perché non è stata ancora convocata una Conferenza dei servizi per sistemare rapidamente il costone e consentire la balneazione sull’intera spiaggia e in condizioni di massima sicurezza; 5. perché dopo i primi lavori di messa in sicurezza del costone non è stata ancora recintata la parte di arenile ancora pericolante e la spiaggia, già frequentata dai bagnanti, risulta essere sporca e abbandonata all’incuria; 6. se l’Amministrazione comunale, come propone il sottoscritto, intende assumere le iniziative necessarie per consentire ai diversamente abili di raggiungere la spiaggia mediante l’accesso carrabile privato già esistente dal piazzale cosiddetto di Cava dell’Isola e contemporaneamente migliorare le condizioni della discesa pedonale, E CHIEDE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE di convocare con urgenza il Consiglio comunale ponendo all’ordine del giorno: “Esame del progetto di messa in sicurezza definitiva del costone di Cava dell’Isola presentato dai privati e contenente pure la proposta di realizzare due nuovi terrazzamenti sulla frana da sistemare e una discesa a mare per i diversamente abili. Richiesta di un nuovo progetto o proposte di modifica di quello presentato. Convocazione di una Conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo. Ripristino dei luoghi dell’accesso privato alla spiaggia sequestrato dai Vigili Urbani nell’estate 2013. Osservazioni e proposte dell’Amministrazione comunale. Discesa sulla spiaggia dei diversamente abili attraverso la strada privata già esistente che inizia dal piazzale cosiddetto di Cava dell’Isola. Sistemazione e migliore fruibilità della discesa pedonale alla spiaggia. Determinazioni del Consiglio comunale”. Il sottoscritto, considerata l’importanza dell’argomento, chiede che il Sindaco riferisca sulle questioni poste dall’interrogazione anche all’inizio dei lavori del prossimo Consiglio comunale“. Sin qui l’infuocata interrogazione di Domenico Savio il quale, col suo gruppo consiliare, continua la sua battaglia contro l’apertura di un accesso sulla spiaggia di Cava dell’Isola.
FORIO, POLEMICHE PER PAVENTATA STRADA SU ARENILE
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