DI SILVANA LAZZARINO FOTOMASTER VITTORIO BERTOLACCINI DETTO COBRA DUE
FRANCESCO DONADEI APRE IL SUO STUDIO IN OCCASIONE DI ROME ART WEEK
Lo spessore e la trasparenza del colore nel suo definire forme e spazi, l’energia avvolgente di una linea che ridisegna le emozioni della vita a scandire lo scorrere del tempo tra passato e presente con uno sguardo al futuro, appartengono alle rappresentazioni astratto figurative di Francesco Donadei, tra i più interessanti protagonisti della scena artistica contemporanea.
Romano, dal talento innato, Francesco Donadei, si accosta presto alla pittura respirando fin dall’infanzia un’atmosfera che risuona dell’energia e delle armonie delle arti tra pittura e musica.
Il padre professore di discipline pittoriche presso il primo Liceo artistico di Roma e il nonno materno famoso restauratore di opere prestigiose tra cui l’Ara Pacis sono stati punti di riferimento importanti per Donadei che ha portato avanti il suo discorso pittorico con impegno e originalità costruendo un proprio linguaggio in cui si intrecciano riferimenti all’arte metafisica e richiami a certe espressioni decò. Espressioni che sono da lui rielaborate attraverso uno stile innovativo basato su un perfetto equilibrio tra forme e colore nel loro definire rappresentazioni di pensieri e stati d’animo che hanno al centro l’uomo nel suo chiudersi e aprirsi agli altri, nel suo provare gioia e speranza, malinconia e turbamento. Il 12 ottobre 2017 nell’ambito della manifestazione ROME ART WEEK FRANCESCO DONADEI apre il suo studio ai Parioli (Roma) per dare occasione a quanti lo desiderino di immergersi con gli occhi e la mente nei suoi straordinari lavori tra disegni, dipinti e sculture dove a trionfare è sempre il colore nelle sue molteplici sfumature e tonalità.
Le rappresentazioni cui da vita attraverso armonie compositive e coloristiche di grande spessore, fanno affiorare ed emergere le emozioni che investono il tessuto esistenziale tra memoria e attualità cercando di recuperare stati d’animo anche rimasti sospesi o sopiti da tempo. Accanto al motivo del sogno attraverso cui mette in risalto tutta la forza descrittiva ed evocativa del suo orizzonte visivo-creativo con cui da voce all’invisibile, a quei luoghi del pensiero che riportano a realtà immaginate, lontane eppure vicine, è la figura femminile che racchiude eleganza e sensualità diventando nell’arte di Donadei il centro da cui tutto ha inizio e cui tutto tende. Le figure femminili cui da vita sono senza un volto preciso e definito e questo le rende eterne come divinità, ma anche donne comuni, seducenti nella loro grazia e bellezza che non ha tempo. Immaginate o reali nei loro gesti e atteggiamenti, queste figure femminili sono partecipi di quanto accade intorno, come attrici di una scena che le vede sempre in prima linea, sicure di sé, ma anche malinconiche e nostalgiche.
Il motivo del sogno con riferimento al conciso e all’inconscio appare nelle raffigurazioni di mongolfiere in cui emerge il motivo del viaggio: viaggio nei luoghi segreti propri dell’onirico dove gli stati d’animo più silenti riaffiorano d’improvviso aprendo a nuove verità, ma anche viaggio nelle emozioni legate alla gioia di vivere e alla spensieratezza proprie dei bambini che credono nei sogni.
Silvana Lazzarino
ROME ART WEEK
Open Studio FRANCESCO DONADEI
Studio Francesco Donadei, Via Archimede, 44 Roma
Giovedì 12 ottobre 2017 dalle ore 17 alle ore 21.00
Ingresso libero