Venaria Reale (Piemonte) 25 settembre 2017

G7 conversazione sulle opportunità dell’innovazione digitale

Innovation 7: dal G7 conversazione sulle opportunità dell’innovazione digitale

La creazione di questo gruppo è un esperimento proposto dalla Presidenza italiana del G7 con l’obiettivo di fare luce sulle molteplici sfide che l’innovazione sta facendo emergere e che non possono essere affrontate solo a livello nazionale. I Paesi e l’Unione Europea hanno selezionato il proprio gruppo di esperti che oggi si sta confrontando in incontri a porte chiuse sui tre temi presi in esame.

Gli innovatori dell’I-7 porranno all’attenzione dei Governi il divario tra l’attuale potenziale dei progressi tecnologici e l’effettiva adozione da parte delle istituzioni.

Il meeting, come spiegato dal Focal Point italiano, sarà suddiviso in tre sessioni:
“Diventando ‘utente modello’, i Governi possono cogliere le nuove ed emergenti opportunità offerte dall’innovazione digitale con un impatto positivo non soltanto sul benessere dei cittadini ma anche sull’intero ecosistema dell’innovazione” – ha dichiarato il Focal Point italiano, Diego Piacentini, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sessione parallela 1. Intelligenza Artificiale. Come può l’Intelligenza Artificiale aiutare i Governi a prendere decisioni migliori, introdurre politiche più efficaci e fornire servizi più efficienti?

“Questa non sarà una discussione sull’Intelligenza Artificiale (IA) in generale” ha dichiarato Diego Piacentini “ma su come essa possa aiutare i governi a prendere decisioni migliori. L’IA è uno dei campi più promettenti dell’innovazione e può migliorare enormemente i servizi rivolti a imprese e cittadini. Per i Governi è fondamentale conoscere e comprendere questo tipo di tecnologie. I quadri normativi devono evolvere per aiutare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.”

Sessione parallela 2. Big Data: dalla regolamentazione al management attivo. Come può un approccio più proattivo ai Big Data rendere un Paese più “smart”?
“I big data sono il “carburante” dell’Intelligenza Artificiale” continua Piacentini “La domanda che ci poniamo è come un approccio più proattivo ai big data possa portare a Paesi più “smart” e ad affrontare le sfide sociali e produttive in modo innovativo per rendere migliore la vita dei cittadini. Esiste un problema che non è solo italiano o europeo, ma di tutti i Governi. I Big Data sono solitamente depositati in silos, quando invece fondamentale è convincere le varie pubbliche amministrazioni a collaborare. Ad esempio, i governi dovrebbero creare un Data Analytics Framework nazionale per riuscire a gestire i dati in modo da creare un “Government as an API”?

Sessione parallela 3. La natura mutevole della società: il futuro del lavoro. Come può l’innovazione aiutare ad affrontare gli attuali e prossimi cambiamenti sociali e demografici?
“Il punto di questa sessione è come cambiare la narrativa sul futuro del lavoro, spesso troppo focalizzata solo sugli effetti negativi della tecnologia. Come ha sempre fatto, la tecnologia distrugge i vecchi posti di lavoro, ma ne crea di nuovi. Non possiamo ovviamente ignorare gli effetti negativi, ma dobbiamo identificare quelle competenze maggiormente richieste, aiutando i lavoratori a trarre i benefici del cambiamento”.