Morgagni “in visita” all’ospedale a lui dedicato per il docu-film
„Giovanni Battista Morgagni, alias l’attore Riccardo Mei che interpreta il suo ruolo nella docu-fiction dedicata al dottore forlivese, e’ entrato lunedì nell’ospedale a lui dedicato, per girare alcune scene. Attori e comparse, dopo aver recitato le scene previste nel Palazzo dei Commissari di Terra del Sole e alle Terme di Castrocaro, nonche’ nel vicolo Gaddi e nel centro di Forli, sono arrivati con il protagonista all’ospedale di Forli. Mei ha fatto quindi un giro del “suo” ospedale per poi recarsi in sala operatoria per vedere il robot chirurgico Da Vinci. Simbolicamente, così, il passato della medicina e’ tornato per incontrare il futuro. Alle scene hanno partecipato come comparse anche alcuni ragazzi e ragazze del liceo scientifico di Forli, gia’ impegnati in attivita’ teatrali per passione: Maria Leone, Chiara Tassinari, Genny Bianchi, Maddalena Ranieri, Matilde Cignani, Shwanee Casadei e Lorenzo Biondi. Martedì la troupe si spostera’ a Faenza per le riprese in Biblioteca e a Palazzo Milzetti.
La produzione, realizzata in primis con il contributo dell’Istituto Oncologico Romagnolo e di Formula Servizi, Daniele Versari di Estados Cafè, il Grand Hotel Forlì e la collaborazione gratuita della cooperativa Raggio di Sole ONLUS, Franca – Rossella e Sarita del negozio di parrucchiera “Tagli e dettagli” di Lugo, la nota make up artist forlivese Apollonia Tolo e la sua collaboratrice Arianna Farolfi, la Fondazione Cassa di Risparmio Banca del Monte di Lugo, Mario Frontali, Pro Loco di Terra del Sole e Terme di Castrocaro, nasce da un’idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, all’interno del progetto “G.B.Morgagni Sua Maestà Anatomica”, che ha già visto la realizzazione di un convegno con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e di un sito Internet dedicato (www.morgagnipatologo.it), realizzato dal Liceo Scientifico e Classico di Forlì con il contributo del Lions Terre di Romagna. Il regista, Cristiano Barbarossa, ha realizzato svariate puntate di Superquark e numerosi programmi televisivi per la Rai , mentre il personaggio di G.B. Morgagni verra’ interpretato dal noto attore e doppiatore Riccardo Mei, gia’ “voce” di Superquark. La docufiction verrà girata, per le riprese moderne, nell’ospedale di Forlì, all’Irst di Meldola, nei Licei Classico “G.B.Morgagni” e Scientifico “Paulucci De Calboli” (dove verranno coinvolti studenti e docenti), a Palazzo Gaddi e in altri luoghi del forlivese come la Biblioteca Comunale, mentre, per le riprese storiche, verranno utilizzate come location la stupenda antica farmacia di Lugo e, nel faentino, palazzo “Milzetti” (museo nazionale dell’età neoclassica in Romagna) e la bellissima biblioteca. Referenti per le riprese alcuni componenti del gruppo Ausl Romagna Cultura: per la parte “moderna” il patologo Luca Saragoni e la giornalista Tiziana Rambelli, mentre per la parte “storica” Sonia Muzzarelli, referente del patrimonio artistico e archivistico dell’ Ausl Romagna, Stefano De Carolis e Giancarlo Cerasoli, medici e storici della medicina. Tante le comparse locali coinvolte, in costume e non, e molte le collaborazioni artistiche, come quella con il noto musicista Roberto Costa, che offrira’ gratuitamente la sua opera per la realizzazione della colonna sonora. Costa, forlivese d’origine, e’ stato arrangiatore per numerosissimi artisti nazionali come Lucio Dalla , Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti e tanti altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale. “Racconteremo la sua vita – spiega il regista Barbarossa – su un piano parallelo e sfruttando il linguaggio tanto del documentario, per raccontare il Morgagni che oggi è presente nelle strutture e nei medici della sua terra, quanto della docufiction, per illustrare le varie fasi della sua vita di scienziato, percorrendo un viaggio ideale tra presente e passato, tra eredità pienamente raccolta e storia. E lo faremo attraverso le varie età, sia quelle a cui fa riferimento lo scienziato forlivese, sia quelle delle persone che in questo territorio incontrano il nome di Morgagni: dallo studente, appunto, in procinto di iniziare l’anno scolastico nel Liceo Morgagni, passando per i suoi compagni di scuola un po’ più grandi che si stanno occupando di dedicare un sito a “Sua Maestà Anatomica”, ai giovani medici che lavorano sul territorio, ma anche a quelli che come Morgagni sono dovuti espatriare”.