Aci Sant'antonio (Sicilia) 16 aprile 2016

“Giorno della Fierezza Femminile” (18 aprile).

Quella che viviamo è una Società in continua trasformazione. Una Società in cui il ruolo della donna viene sempre più marginalizzato e, spesse volte, umiliato.

Sin dagli albori dell’esistenza umana, la donna, ha avuto ruoli importanti nella costituzione del nucleo primario della società; la famiglia.

Adesso il progressismo sfrenato, i modelli di riferimento sbagliati, l’edonismo la rilegano a un ruolo secondario, limitativo e spesso umiliante delle sue prerogative.

Sempre più si tende a sminuirla con ruoli precostituiti che la fanno apparire come semplice oggetto e mai soggetto.

Il tentativo costante di limitarne le funzioni, assegnandole quote e compiti precostituiti sono, di fatto, la mortificazione della personalità femminile.

Noi donne Missine rifiutiamo tutto questo.

Noi vogliamo contribuire con l’apporto della nostra intelligenza all’evolversi della Società e vogliamo essere interpreti degli avvenimenti che accadono intorno a noi, che ci riguardano in prima persona e che riguardano le nostre famiglie e la nostra Comunità, la nostra Nazione.

Abbiamo la capacità per farlo.

Non si può parlare di famiglia, di aborto, di bambini, di lavoro, di società, senza che in tutto questo la donna abbia un ruolo e potere decisionale. Non si parla di adozioni, di fecondazione assistita, di violenza sulle donne, di femminicidio, di prostituzione senza che la donna eserciti il diritto di esprimere i suoi convincimenti.

In una società che scivola sempre più verso il baratro della dissoluzione, noi rivendichiamo la capacità di apportare contributi significativi al tentativo estremo di risollevarla, contribuendo a creare le condizioni di vivibilità secondo le regole e i riferimenti culturali che ci sono propri.

Vorrei anche spiegare le motivazioni che stanno alla base della scelta del 18 Aprile come Giorno della Fierezza Femminile.

Il 18 Aprile è un giorno simbolo, scelto perché in quella data, nel 1944 durante la Repubblica Sociale Italiana, fu creato il SAF (Servizio Ausiliario Femminile), ma è anche la data simbolo dell’eroismo di tutte le Donne italiane che si sono prodigate per la Patria e in particolare dal gesto di Maria Pasquinelli che, pur consapevole che sarebbe stata condannata a morte (la condanna è stata poi commutata in ergastolo e tornò in libertà nel 1964. Morì nel 2013) uccise con tre colpi di pistola il Gen. De Winton, comandante dei reparti alleati a Trieste.

Con questo gesto la Pasquinelli, interpretando il sentimento degli Italiani, intendeva ribellarsi all’umiliante diktat impostoci dai vincitori, con il quale veniva ratificata la cessione dei nostri territori orientali agli slavi.

Ecco il biglietto trovato nelle tasche di Maria Pasquinelli subito dopo l’attentato:

« Mi ribello, col fermo proposito di colpire a morte chi ha la sventura di rappresentarli, ai Quattro Grandi i quali, alla Conferenza di Parigi, in oltraggio ai sensi di giustizia, di umanità e di saggezza politica, hanno deciso di strappare ancora una volta dal grembo materno le terre più sacre d’Italia, condannandole o agli esperimenti di una novella Danzica o con la più fredda consapevolezza, che è correità, al giogo jugoslavo, sinonimo per la nostra gente indomabilmente italiana, di morte in foiba, di deportazioni, di esilio. ».

Non ci fermiamo, ovviamente, alle sole commemorazioni, volendo essere interpreti della Società che viviamo daremo inizio in quella data ad una raccolta di firme per la modifica della Legge 149 sulle Case Famiglia. La modifica che vogliamo sia apportata alla Legge insiste nel sottolineare il diritto del minore a vivere, crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia; nel divieto dei servizi sociali di segnalare nominativi di Comunità e Istituti e nei controlli e ispezioni delle Comunità, come prevenzione a fatti di corruzione, maltrattamenti o violenze anche di tipo pedofilo (vedi la Comunità lager di Forteto).

Un impegno di alto profilo sociale per le donne missine, che contiamo di concretizzare, insieme a quanti vorranno intestarsi con noi questa nobile battaglia, con una campagna di raccolta firme in tutta Italia.

Claudia Cristaldi

Responsabile politiche femminili MSFT Aci S. Antonio