Venerdì 11 maggio 2018, nell’ambito del progetto “Accordiamoci per Concertare” realizzato dal prof. Antonio della Santa della Scuola Media “Carlo Massei” di Mutigliano – Lucca, si è tenuto all’interno della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano di Mutigliano, il XVI concerto di primavera intitolato “Giacomo avanti Puccini – Il guitto organista di Mutigliano”.
Con l’apporto musicale di Sofia Paterni all’arpa, Sara Fanucci al violino, Andrea Pinna all’organo, Alberto Tesi al pianoforte, Patrizio Agostini alle tastiere, la voce di Giulia Fratoni e i movimenti di ballo di Maria Morotti e Ilir Simi, la prof.sa Martina Bianchi ha presentato il concerto e ogni brano, introdotto dai testi elaborati da Alessandro Tesi, raccontando gli aspetti della vita di Puccini legati al nostro territorio attraverso le letture di Tommaso Bellinazzi, Ismaele Carlesi, Alessandro Del Dotto, Matteo Foglia, Giovanni Giusti, Walid Hallami, Alessio Paoli, Tommaso Pellegrini, Andrea Pollastrini e Matteo Viani.
Hanno suonato le diamoniche gli allievi: Alice Guidugli, Alice Puccetti, Andrea Berti, Andrea Leonetti, Anna Simi, Aurora Capocchi, Belinda Menconi, Benedetta Fazzi, Benedetta Talini, Camilla Tambellini, Chiara Puccetti, Denis Rodriguez Pina, Elena Alberigi, Elisa Triani, Emanuele Tomei, Emma Ciardella, Federico Ilario, Filippo Orbini Michelucci, Gabriel Dumitrascu, Gabriella Grace Aglioni, Gioia Moriconi, Giulia Cianchi, Greta Moriconi, Guenda Fontana, Ilaria Incrocci, Irene Bertolacci, Irene Gaddini, Jacopo Pollastrini, Jacopo Urbani, Lavinia Puccetti, Luca Maffei, Luisa Micheletti, Marco Romiti, Mariavittoria Bevilacqua, Matteo Tambellini, Melissa Bonino, Milena Micheletti, Nicola Pasquali, Sara Giannelli, Sara Puccinelli, Thomas Olivi, Tommaso Bianchi, Vieri Organelli. Il concerto, tornato dopo molti anni proprio in quella chiesa dove il famoso musicista lucchese aveva in qualche modo iniziato la propria attività musicale come organista (dopo l’esperienza in città), non poteva che essere dedicato a Giacomo Puccini ed ha avuto il seguente programma: “Se come voi piccina” da l’opera Le Villi, “Questo amor, vergogna mia” da Edgar, “In quelle trine morbide” da Manon Lescaut, “Quando men vo” da Bohème, “Vissi d’arte” e “Io de’ sospiri te ne rimanno tanti” da Tosca, “Coro a bocca chiusa” da Madama Butterfly, “Ch’ella mi creda” da La Fanciulla del West, “Chi il bel sogno di Doretta” da La Rondine, “O mio babbino caro” da Il Trittico – Gianni Schicchi e “Nessun dorma” da Turandot.
Si è ripetuto e consolidato il successo degli anni scorsi, con la numerosa presenza del pubblico intervenuto tale da rendere la chiesa stracolma all’inverosimile. Presenti, oltre al Dirigente Scolastico prof. Maria Cristina Pettorini e all’intero corpo insegnante della Scuola, anche il Sindaco del Comune di Lucca prof. Alessandro Tambellini e la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale prof. Donatella Buonriposi, a dimostrazione della vicinanza da parte delle Istituzioni a questi momenti particolari di crescita degli studenti e della valenza dell’iniziativa. Ai ringraziamenti del Prof. Della Santa rivolti sia ai ragazzi che a tutti coloro che avevano collaborato alla buona riuscita dell’evento (in particolare ai genitori, al parroco Mons. Alberto Brugioni ed al Comitato Parrocchiale di Mutigliano), si sono aggiunti quelli della prof. Maria Cristina Pettorini che, in carica da due anni scolastici nel suo ruolo di Dirigente dell’Istituto Comprensivo Lucca 4, ha sottolineato insieme alla bravura dei ragazzi e del suo insegnante, l’importanza di aver saputo trasmettere Puccini ai ragazzi, riuscendo non solo ad emozionare con la musica ma a creare cultura e competenze nelle giovani generazioni coinvolgendole da protagoniste in momenti importanti come questo. Ha concluso gli interventi la prof. Buonriposi, elogiando anch’essa il prof. Della Santa per il lavoro svolto e nel contempo ha evidenziato il bel rapporto esistente in questa realtà tra scuola e famiglia, fondamentale per l’importanza dell’educazione dei figli per diventare responsabilmente i cittadini di domani. (Foto di Andrea Simi)
—– RECENSIONE ——
Comprendiamo meglio il significato del Concerto “Giacomo avanti Puccini” con una frase dello stesso musicista: “Ho il grande torto di essere troppo sensibile e soffro anche perché nessuno mi capisce”.
Questa moderna affermazione, ricorrente nei pensieri dei ragazzi di oggi e non solo, ci fa intravedere una luce particolare sulla figura dell’insigne musicista lucchese. Giacomo Puccini non era né un bimbo prodigio né uno studente modello, ma certamente aveva delle innate doti di musicalità e un latente senso del teatro che aveva bisogno soltanto d’essere risvegliato e stimolato. Lo zio Fortunato Magi, suo primo maestro, lo considerava un fannullone senza talento: tutte le volte che stonava, gli sferzava un calcio negli stinchi… da cui forse la successiva ossessione di Puccini per l’intonazione e il “dolore acuto” che sentiva dentro di sé quando un musicista o un cantante andava fuori tono. Comunque lo zio non aveva tutti i torti: le maestre di scuola confermavano che Giacomo non era un bravo alunno e passava le ore a picchiettare il banco con le dita come se fosse una tastiera di pianoforte. A 14 anni, invece, il suo talento cominciò ad emergere e Puccini, passato nel frattempo con un nuovo maestro, Carlo Angeloni, iniziò a contribuire al bilancio familiare (difficile era mandare avanti la famiglia senza il padre…) facendo l’organista nelle chiese di Lucca e in quella di Mutigliano. Il paesaggio naturale di questo luogo che al musicista pareva magico, dove poteva correre libero con gli amici “a far danni” e dare libero sfogo al suo io interiore, gli ispirò le ambientazioni di alcune scene delle prime opere liriche. A 18 anni finalmente il suo genio si manifestò totalmente grazie, in seguito, anche all’incontro con Giulio Ricordi, editore milanese che ebbe il merito di riconoscere il genio di Puccini ancor prima che questi raggiungesse il successo… ed ebbe ragione! Tra i due si instaurò un rapporto quasi da padre a figlio, anche perché al musicista mancava la figura paterna. Giulio Ricordi lo sgridava, ma lo spronava al lavoro e lo difendeva nelle situazioni difficili.
Il progetto “Accordiamoci per Concertare” di quest’anno, per la XVI edizione del Concerto di Primavera, ha voluto raccontare questo percorso di Giacomo alla ricerca della propria identità in un percorso d’arte e di vita che lo ha reso immortale. Si è così completato e concluso così il lavoro sul musicista Puccini iniziato nello scorso anno scolastico, un viaggio nel pubblico e nel privato del nostro grande compositore conterraneo. Lo scorso anno è stato esplorato il suo mondo affettivo e familiare dal punto di vista di Elvira, la compagna di vita; quest’anno è stata posta attenzione invece sugli anni della sua infanzia e della sua giovinezza, consentendo di apprezzare il forte collegamento al territorio lucchese.
Grande successo del Concerto di Primavera dedicato a Puccini
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