Roma (Lazio) 15 settembre 2017

Grillo, rivoluzione M5S per il candidato Premier

La fine di un’era e l’inizio di una nuova epoca. Il comunicato con cui i Cinque Stelle annunciano le regole per i candidati premier è anche e soprattutto il passaggio del testimone. Beppe Grillo non sarà più capo politico. Il ruolo, non solo formale e probabilmente non solo per le elezioni, sarà assunto dal vincitore delle primarie. Grillo, dunque, come anticipato dal Corriere, sceglie di rivestire un ruolo da padre nobile. E non è un caso che la svolta arrivi proprio ora. Il garante aveva introdotto cinque anni fa il ruolo del capo politico, con il comunicato politico numero 53, proprio nel momento in cui i Cinque Stelle si apprestavano ad entrare in Parlamento. Cinque anni dopo il Movimento è cambiato e il cambio di pelle è segnato dall’arrivo di un nuovo capo politico. Critica Marika Cassimatis, ex candidata sindaco M5S a Genova poi spodestata da Beppe Grillo: «Siamo sicuramente di fronte a una norma ad personam perché sanno che c’è una situazione che pende su Di Maio». I «loro indagati sono migliori di altri? », ironizza il Pd Emanuele Fiano. Le candidature
Anche le regole sulla candidatura a premier riservano un sorpresa: saranno ammessi anche gli indagati alla corsa a candidato premier del Movimento 5 Stelle. Ma ad una condizione, come precisa il post sul blog di Grillo: «Ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell’art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato».
Termine il 18 settembre
Nel suo blog Grillo ha chiarito anche che chi ritiene di avere i requisiti necessari per avanzare la propria candidatura dovrà provvedere entro le ore 12.00 del 18 settembre 2017 e la lista dei candidati «verrà sottoposta alla votazione in Rete». Il candidato premier dovrà infatti essere «scelto con una votazione online svolta tra gli iscritti al sito www.movimento5stelle.it e abilitati ad accedere a Rousseau» entro la data del 1 gennaio 2017.
Nessun altro partito politico nel curriculum
Potrà proporsi come candidato premier del M5s chi abbia esperito un mandato da portavoce nell’ambito delle varie istituzioni nazionali o locali e quanti «non si siano dimessi durante l’esercizio del mandato, non abbiano cambiato gruppo» politico, siano in possesso dei requisiti previsti per le cariche elettive nel Regolamento M5s, quanti «non abbiano tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l’immagine del M5s, del suo simbolo e del suo Garante» e quanti non siano attualmente parti ricorrenti o parti in giudizi promossi contro il Movimento e contro Beppe Grillo. Ovviamente, come nelle precedenti tornate, non potrà candidarsi chi abbia «mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello con forze politiche diverse dal M5s» e «che non siano mai stati iscritti ad alcun partito».