L’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. L’ultima volta dell’anno che Federico Ghigiarelli percorreva a piedi il vialone che da via Prenestina 1395, fra Colle Prenestino e Acqua Vergine, porta all’ingresso dell’Istituto tecnico agrario «Emilio Sereni». Trecento metri pieni di scritte di ragazzini, cuori e sfottò, ma anche considerati pericolosi per via dello sfrecciare continuo dei veicoli accanto agli alunni incolonnati ai lati della carreggiata.
Quindici anni, promessa del calcio giovanile. Federico è stato travolto poco prima delle 9 di venerdì mattina dalla Fiat Bravo guidata da un compagno di scuola di diciotto anni. Un neo patentato originario di Gerano, cittadina sulla Prenestina, poi risultato positivo agli oppiacei che guidava senza assicurazione (l’auto intestata al padre non aveva copertura dall’aprile 2016) e che avrebbe perso il controllo della vettura forse nel tentativo di sorpassare un altro veicolo che, su quella strada senza nome (un prolungamento di via Prenestina che conduce a un deposito di bancali) e dissestata in più punti, procedeva lentamente.
Mario Proietti, questo il nome dell’arrestato, è finito quasi fuori strada, colpendo in pieno Federico che è stato sbalzato contro la recinzione di uno dei terreni dove gli studenti dell’Agrario si esercitano e quindi su una specie di marciapiede sterrato. Un urto molto violento, che non ha lasciato scampo al quindicenne: soccorso da altri studenti, da qualche insegnante – che avevano assistito terrorizzati alla scena – e poi anche dal personale medico di un’ambulanza dell’Ares 118, Federico è stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Tor Vergata dove è però deceduto poco dopo. La notizia della tragedia – preceduta da quella dell’investimento a due passi dalla scuola – ha fatto subito il giro dell’istituto.
I vigili urbani del VI Gruppo Torri, coordinati anche dal comandante generale Antonio Di Maggio, hanno transennato il luogo dell’incidente e sequestrato la Bravo del diciottenne, interrogato e poi arrestato per omicidio stradale aggravato dall’assunzione di stupefacenti. La causa dell’uscita di strada potrebbe essere stata dovuta a una manovra azzardata, ma non si esclude che l’utilitaria, come d’altra parte avveniva ieri pomeriggio a poche ore dalla morte del quindicenne, viaggiasse anche a velocità sostenuta. Il conducente era sotto choc, in lacrime. D’accordo con il pm di turno, al quale gli investigatori della Municipale hanno inviato una relazione sull’accaduto, è finito in manette nonostante fosse stato fra i primi a soccorrere il quindicenne che aveva già perso conoscenza. Sconvolti i compagni di classe di Federico, ma anche quelli della squadra dell’Atletico Torrenova 1986, dove Ghigiarelli era andato a giocare dopo aver militato fino all’anno scorso nel Real San Lorenzo. Sulle chat degli studenti il dolore e lo sgomento per quello che è successo, sui social le condoglianze ai familiari del ragazzo da parte di numerose società di calcio giovanile. Proprio il Torrenova ha annullato le prossime partite in segno di lutto.
Rinaldo Frignani
da Il Corriere della Sera