Roma (Lazio) 30 luglio 2015

Guidesi: i soldi il governo li trova solo per gli immigrati

Ieri il ministro Pier Carlo Padoan alla Camera dei Deputati ha svolto un’informativa urgente del governo sulla posizione assunta nell’ambito dell’Eurogruppo del 12 luglio scorso con riguardo alla situazione economico-finanziaria della Grecia e sugli intendimenti in merito alla ristrutturazione del debito sovrano. Per la Lega Nord è intervenuto il deputato lodigiano Guido Guidesi. Dopo aver denunciato la scarsa credibilità di Renzi e della sua compagine governativa: “Voi non avete credibilità. Siete stati assenti da tutti i tavoli decisivi e decisionali rispetto alla questione greca. Basta guardare le foto di quei tavoli. E siete stati assenti nonostante l’Italia sia uno dei maggiori creditori nei confronti della Grecia”, Guidesi ha tracciato un quadro impietoso della situazione italiana: “Qui ho sentito parlare di solidità e fiducia rispetto alla nostra economia. Ma lei, Ministro, è così convinto che noi siamo così distanti dalla situazione della Grecia? Ci sono 4 milioni di poveri, 6 milioni di indigenti, abbiamo il record di pressione fiscale, la disoccupazione giovanile che supera il 40 per cento. Ci sono stati 121 suicidi per crisi economica negli ultimi sei mesi. L’industria manifatturiera, dalla quale dovevamo partire, è stata completamente, o quasi, ceduta agli stranieri. Le piccole e medie imprese sono state completamente abbandonate, tra tasse, studi di settore e le vessazioni dell’Agenzia delle entrate, che colpisce solo ed esclusivamente chi paga, non chi non paga. Bel bilancio, Ministro, e neanche due anni di Governo!”.
E poi le promesse non mantenute di Renzi, come quella: “Per il 2015, 18 miliardi di euro di tasse in meno”, che oggi arriva a dire: “50 miliardi di euro in meno di tasse nei prossimi tre anni”. E Guidesi in proposito è stato netto: “Non è credibile e lo sa anche lei, Ministro, anche perché la Banca d’Italia, nelle sue relazioni, ci dice che per rispettare i vincoli europei dei Trattati, che voi non siete in grado di cambiare, dovremmo avere un prodotto interno lordo intorno al 3 per cento. Il Fondo monetario internazionale, del quale lei faceva parte, ci dice addirittura che ci vorrebbero vent’anni, andando avanti così, per poterci riprendere”.
Però, mentre “mancano 17 miliardi di euro rispetto all’accordo che voi avete fatto sulle clausole di salvaguardia con l’Unione europea per evitare l’aumento dell’IVA il prossimo anno”, c’è un comparto per il quale “qualche soldo lo avete trovato”, ha rinfacciato il deputato della Lega a Padoan. “Tra una balla e l’altra, facendo un calcolo espandometrico, il business dell’immigrazione, finanziato con il pubblico, potrebbe arrivare a 5 miliardi di euro. Prima o poi ci direte anche dove li trovate quei soldi”.
E descrivendo lo stato dell’arte nel governo dell’Italia, in un crescendo impietoso di domande retoriche: “Lei, Ministro, cosa direbbe a un sindaco che non è in grado di chiudere il bilancio oggi? Gli direbbe che lei ha provveduto a compensare il buco di bilancio del governatore della regione Sicilia Crocetta? O il buco di bilancio del sindaco di Roma Marino? A proposito, Ministro, è sempre così convinto di sostenere la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 o il sindaco di Boston è molto più lungimirante di quanto lo siete voi? E a un giovane, Ministro, quali prospettive indicherebbe in questo momento? Ad un artigiano o a un commerciante che rischiano di chiudere cosa direbbe? Che abbiamo salvato l’Europa? Che abbiamo salvato la Grecia? E ad un anziano che non mette insieme il pranzo con la cena o che ha paura dei furti quotidiani cosa direbbe? Che abbiamo salvato l’Europa? Che abbiamo salvato la Grecia?”, Guidesi ha concluso auspicando il ritorno al voto: “Guardi, la Grecia ha avuto un piccolo sussulto di democrazia, anche se è stato affossato. Noi l’unica speranza che abbiamo è che quel sussulto di democrazia torni anche in Italia. Ci facciano tornare a votare in maniera tale che chiudiamo ed evitiamo ulteriori danni irreparabili che voi potreste fare. Magari gli unici contenti saranno quelli dell’Associazione bancaria italiana”.