Palermo (Sicilia) 12 febbraio 2017

I MONOPOLIZZATORI-

I MONOPOLIZZATORI
09.02.2017
a cura di F. Gangemi

I TENTACOLI DELLA KSM FACENTE CAPO ALLA POTENTE FAMIGLIA BASILE, AVVOLGONO, E POI STRITOLANO, PRIMA “IL DETECTIVE” E POI “ESPERIA VIGILANZA”

Ovunque e comunque, sono loro gli inerrestabili monopolizzatori della vigilanza. Con l’Istituto “Il Detective”, la bella famiglia che non conosce ostacoli, attraverso una serie di autentiche imboscate finanche giudiziarie, se ne appropria, sia pure momentaneamente, con una disinvoltura che fa paura ai deboli di schiena. Superata la selva, il caro avvocato da poco papà (questa è un’altra schifosa storia che ricorderemo ai nostri lettori), travolge l’istituto di vigilanza “ESPERIA” Srl, che svolge attività armata per mezzo di particolari Guardie Giurate, nella Provincia di Messina. L’amministratore di Esperia, signor MIANO Antonino, non ci sta e denuncia i fatti alla Prefettura e alla Questura Ufficio P.A.S., di Messina, lamentando la gestione anomala dell’assegnazione degli appalti pubblici riguardanti servizi di vigilanza privata. Infatti, l’affidamento sistematicamente è “cosa sporca” delle società concorrenti. Le quali (vedi aeroporto di PALERMO) propongono in sede di gara condizioni privilegiate in violazione delle norme che regolano il settore d’interesse. In particolare, delle tariffe orarie al disotto delle congruità stabilita dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero assegnato dal quarto governo, non eletto dalla sovranità popolare, al dr Marco MINNITI, nato e cresciuto in una frazione della città fantasma di Reggio Calabria.

UN ESEMPIO
On. MINNITI, con decreto n.4 del 22.01.2014, l’Autorità Portuale della conurbata Messina, aggiudica il servizio di vigilanza dei varchi – control room e uffici amministrativi nei porti di Milazzo e Messina – alla KSM Spa facente capo, all’intoccabile “cosa loro” di Palermo, che offre sotto il profilo del costo orario, una somma insostenibile in spregio al CCNL di categoria. On. MINNITI, quando il Ministero era affidato all’agrigentino voltagabbana ALFANO munito di lenti da vista per scrutare gli orizzonti vicini e lontani, il signore avv. BASILE, inviava guardie armate che si affiancavano ai carri armati militari a presidio della sicurezza della sua abitazione privata. Di Alfano, ovviamente. Alla gara, on. MINNITI, partecipa l’Istituto “ESPERIA”, consorziato con il SICURGEM di Palermo, quale esecutore del servizio in caso d’aggiudicazione, per la provincia di Messina. Accade che l’offerta di ribasso proposta, sia del 32,75%, sull’importo a base d’asta di € 2.061.918,81, per un totale di € 1,691.525,19, IVA inclusa. L’offerta esplode in un clamoroso boato. Infatti, all’apertura delle buste eccoti due offerte anomale, una delle quali non potevano non essere dell’esempio avvocato palermitano ovvero della KSM, con il ribasso pocanzi citato e l’indicazione di oneri di sicurezza pari a € 22.483,44, incorporati nel prezzo. Nella riunione, del 19.11.2013, sono richiesti chiarimenti alla KSM Spa, non ritenuti idonei giacché non attinenti: “… ad aspetti meramente oggettivi pertinenti all’organizzazione aziendale…”. Fu così che si rivolge invito al RUP affinché proceda a un’espressa richiesta integrativa pertinente gli aspetti costitutivi dell’offerta proposta in sede di gara, con la specifica dei giustificativi del costo orario, indicata nella nota dell’avvocato palermitano, pari a € 14,80. Con nota del 25.11.2013, la KSM Spa, fornisce le giustificazioni richieste confermando che “… quelle in precedenza fornite erano incentrate sull’economia del metodo di prestazione di servizio specificatamente richiamato alla lettera a) dell’art. 87 e su un’analisi aziendale evidenziante una particolare organizzazione in grado di giustificare la sostenibilità dei costi inferiori…”. E ancora. La KSM, precisa che la somma di € 14.80 indicata, è riferita alla tariffa oraria, mentre il costo per l’azienda è pari a € 15.31 in previsione di aumenti contrattuali nel corso dell’appalto. Sarebbe poi pari di € 0,24 il costo per la sicurezza aziendale. L’importo di € 15.31, è riferibile ai costi diretti e indiretti per oneri previdenziali riguardanti TFR, trasferte e rimborso spese. Sempre la KSM, fa presente che il costo orario complessivo sarebbe stato pari a € 17.214, comprese le spese varie, utili e imposte.
COMPIUTA, QUINDI, UNA COMPARAZIONE TRA IL COSTO COMPLESSIVO E L’OFFERTA AL RIBASSO, VI SAREBBE UNA PERDITA PER OGNI ORA PARI A € 2.414. LA KSM SPA, OLTRE A FAR RIFERIMENTO ALL’ECONOMIA DEL METODO DI PRESTAZIONE, CHIARIVA CHE: “… L’ECONOMIA SARA’ RAGGIUNTA, IN QUANTO ALMENO DODICI ORE DI SERVIZIO GIORNALIERO SARANNO COPERTE DA PERSONALE ATTUALMENTE A DISPOSIZIONE DELL’AZIENDA REGOLARMENTE RETRIBUITO MA EFFETTIVAMENTE SOTTO UTILIZZATO E, PERTANTO, A DISPOSIZIONE, E UNA VOLTA IMPIEGATO AL SERVIZIO IN QUESTIONE SARA’ IN GRADO DI GIUSTIFICARE LA SOSTENIBILITA’ ALL’APPALTO NEL SUO COMPLESSO E QUINDI L’OFFERTA”. Amen!
On. MINNITI, non ho mai avuto simpatia per la Sua persona, ora tuttavia mi rivolgo a Lei, facendoLe pervenire un dossier molto corposo, affinché Lei, possa finalmente porre fine alla prepotenza paramafiosa di una famiglia specializzata in corruzione e in altri settori poco edificanti.
1/Nostra inchiesta. Continua.
Francesco Gangemi