Monselice (Veneto) 19 dicembre 2014

I “peccati” del Madre Teresa di Calcutta (Ospedale)

Ho trascorso una giornata ad assistere il mio nipotino nell’avveniristico ospedale di Schiavonia. Adesso vorrei farne un resoconto veritiero:
Ore 01,00 di venerdì scorso porto uno dei miei nipotini (4 anni), presso il Pronto Soccorso del M.T.C. Lo trovo completamente deserto e al triage (struttura che valuta il codice di priorità assistenziale ed accesso), non trovo nessun operatore. Chiamo ad alta voce, batto sul vetro e, dopo poco arriva un operatore. Codice e segua il corridoio, per raggiungere il PS pediatrico esattamente all’opposto del padiglione 300 metri. Tra il bambino che piange e, il dedalo di corridoi privi di indicazioni mi perdo (in radiologia). Ritorno in PS, chiedo indicazioni precise per arrivare ed avere assistenza. I pediatri in giornata, chiedono un radiografia al torace (devo portarlo e nel farlo di evitare che il piccolo prenda freddo). Poiché, per raggiungere la Radiologia si deve accedere in un grande corridoio immerso nel freddo (4°), passare per la hall principale e accedere alla Radiologia, corri il rischio di compromettere ancora di più i problemi sanitari del bambino. Ma non è ancora sufficiente, l’odissea continua. Il personale addetto alla reception mi fa accomodare ed attendere davanti ad una diagnostica per un ora, per poi dirmi che dobbiamo eseguire l’esame presso RX del Pronto Soccorso. Pazzesco ed inaccettabile !!
Durante la mattina mi ero allontanato dall’ospedale e, volendo seguire l’evolversi della situazione, ho tentato due volte di comunicare (centralino 0429- 7141111) con il reparto. Ahimè è impossibile la prima volta in attesa per 8 minuti la seconda per 12. Ho desistito.
Saranno peccati di gioventù, Ma la sensazione percepita è quella di un grande, bellissimo, elegante contenitore, il suo contenuto; molto meno attraente.