ombre elefanti in un fiume di fuoco palpitante la vena
carrozze di mostri e lustrini per il Ballo di Mezzanotte
formicolii sulla pelle qualche sussurro chiuso il palcoscenico d’astri
Nýx accende i lumi solo per i veggenti dell’altro mondo
un Beethoven di ossa compone sonate a un piano di nubi
tizzoni incandescenti gli occhi dei corvi in livrea il mondo è nel sonno
deliri di danze tra cose di non universi lo spettacolo incomincia
i gelidi tetti sotti i raggi di luna diventano il castello per i senza speranze
gorgoni e angeli concepiscono bambini dormienti in culle di nuvole nere
orchestranti senza scheletro fanno vibrare d’armonie ultraterrene l’aria
principesse vestite in scintille volteggiano infiammando platee ai raggi lunari
due timidi cadaveri si ritrovano dopo una vita assieme ed ecco il fragile bacio
che cosa resta ai sogni se non altri sogni da sognare?
cosa resta all’amore se non il per sempre di una speranza?
vieni al Ballo di Mezzanotte se sarai sveglio
concepiremo bambini con piccole ali di fuoco sulle schiene
“La Rosa dalla Schiena Nera””