COMMENTO PRIMA DEL”ARTICOLO PUBBLICATO DAL DIBATTITONEWS–DENUNZIE SPARITE CONTRO I BASILE, INDAGINI FALSE A CARICO DI GIOACCHINO MATTIOLO PER CERCARE DI INCASTRARMI SUL NULLA, HO DENUNZIATO ALCUNI MAGISTRATI E ALCUNI SOGGETTI DELEGATI ALLE INDAGINI PER TUTTO QUELLO CHE SI VIENE A CONFIGURARE DI REATI CONTRO LA MIA PERSONA…VERGOGNA!!
DIBA TT ITO news (acisos)
La verità, innanzitutto….
WWW.DIBATTITONEWS.COM
TRASCRIZIONE COMMANDER MATTIOLO
Pubblicato il 23 novembre 2017
Corruzione, Giustizia, Mafia
GALVANO, GIOACCHINO MATTIOLO, Matteo Messina Denaro, ROSARIO BASILE
Commenti: 0
FATTI GRAVI DI MAFIA E A DIRE DEL COMMANDER COPERTURE AL BOSS N°1 MESSINA DENARO
DI QUESTI FATTI DENUNZIATI A VARI ORGANI COMPETENTI NESSUNO COME LE ALTRE DENUNZIE HA CONVOCATO IL SIG. MATTIOLO, ANZI HANNO E CERCANO IN TUTTI I MODI DI SCREDITARLO, ARRESTARLO, CONDANNARLO E AMMAZZARLO. RICORDIAMO CHE NON SI TROVANO LE 38 DENUNZIE, CHE IL SIGN. MATTIOLO HA PRESENTATO DENUNCIANDO ANCHE 4 MAGISTRATI DEL DISTRETTO DI PALERMO DI CUI UNO 4 VOLTE PER FALSO INDAGINI TALE PM FUSCO SEGNALATO AL CSM E ALTRI ORGANI COMPETENTI.
i FrancescoGangemi
Continua dagli anni precedenti. Sapevamo che il settore della vigilanza è controllato in tutto il belpaese dall’intoccabile famiglia Basile. Che alcune guardie spergiure agiscono sotto lo sguardo spento, si fa per dire, dei padroncini, da rapinatori e da collusi con la mafia siciliana. Non eravamo a conoscenza che una guardia giurata, a oggi in servizio, potesse addirittura conoscere finanche il palo eolico, dove si nascondeva l’imprendibile latitante Denaro. Peccato che i Carabinieri, in una delle tante retate per la cattura dell’imprendibile, credo che avessero sbagliato palo e che già l’uccello fosse volato in altro sicuro nido. Com’è facile rilevare dalla trascrizione, che da qui a poco renderemo di pubblica opinione, che il soggetto al quale abbiamo imposto il nome di “Commander”, alle dipendenze della potente famiglia, ha radici mafiose ed è improbabile che i padroncini non ne siano a conoscenza. La conferma? Eccola. Il signor Mattiolo, denuncia la presenza di guardie giurate disoneste e per averlo fatto, cosa fa la famiglia Basile? Lo licenzia, perché Mattiolo ha da pensare solo ai cavoli suoi. Più grave e difficile a spiegarsi, il perché i vari Commissariati, la Procura di Catania e quella di Caltanissetta, ancora non abbiano nemmeno avviato un’indagine sulle denunce presentate dal signor Mattiolo. Anzi. Alcuni preposti alla tutela della legalità, hanno con disinvoltura riferito che le continue denunce presentate dal perseguitato e in pericolo di vita Mattiolo, provocano negli inquirenti una rottura di coglioni. Dove siamo? In Itaglia! Cerchiamo di schermare meglio il Commander. Un giorno qualsiasi il Commander chiede con arroganza al Mattiolo se fosse a conoscenza che un pentito del Corso dei Mille avesse deciso d’entrare a pieno titolo nel festival del pentitismo e se per puro caso avesse fatto il suo nome. Egli è che il 13 luglio 2015, il signor Mattiolo incontra il Commander cui dà il giornale che scrive la sua drammatica storia e per tutta risposta gli chiede se nei servizi giornalistici ci fosse pure lui. L’interlocutore, lo rassicura: tu non ci sei! Tranquillizzato, i due riprendono una conversazione iniziata nell’anno del Signore 2015, vertente su un, diciamo, signore, con occhiali da soli griffati, ben vestito, insomma elegantissimo e in groppa a una autovettura lussuosa. Il Commander, su ordine della famiglia che ha assoggettato la città di Palermo e non solo, esegue il servizio di guardia giurata nelle ore notturne alle pale eoliche, quando casualmente incrocia in aperta campagna un’autovettura con all’esterno delle scritte a colore e due persone a bordo. Il luogo dell’avvistamento è distante da Mazara, Castelvetrano e Santa Ninfa. Il Commander chiede chi fossero e fu così che uno si qualifica appartenete alla Polizia di Stato e autista del Vice Questore della consorte di Galvano, anch’egli V. Questore in pensione, al servizio della splendida famiglia quale direttore e titolare della licenza della KSM; l’altro, invece balbetta essere una guardia giurata sempre alle dipendenze della famiglia. Il Commander, non lo conosce e quasi stava per allungare la mano per impugnare la pistola in dotazione. Non soddisfatto, chiede cosa facessero e se fossero dei cacciatori. La risposta è enigmatica: siamo alla caccia di un “animale”! Chi conduceva l’interrogatorio comprese chi fosse l’animale. Signore benedetto, un poliziotto (?) e una guardia giurata (?) in solitudine si sarebbero potuti travestire, sfidando l’incognito, con gli abiti del tenente Kojak e/o di Mandrake, armati di cannoncino in dotazione ai militari dell’UNO. Ho interpellato finanche il mago Oronzo, sulla caccia all’animale affidata a due soli uomini del coraggio da leone, e mi rispose con una risatina beffarda. Il Commander, ultimato il servizio di sorveglianza riferisce al capo servizio signor Marfia, dell’accaduto. Il capo gli ordina di tenere la bocca chiusa. Perché! Il mistero s’infittisce. Non soddisfatto, il capo chiede al suo sottoposto se avesse riferito l’accaduto a qualcuno e lui risponde d’aver parlato con tale Baimonte Salvatore già dipendente e che tuttavia continua a girare attorno agli uffici della KSM. Il C (d’ora in avanti, con la lettera “C” indico il Commander) chiede al signor Mattiolo se all’interno della vigilanza operassero i servizi segreti nella convinzione che quest’ultimo appartenesse a quella categoria e aggiunge che per circa tre mesi ha incontrato i due eroi alla ricerca del “animale”. Il C, confida al Mattiolo che una persona s’introdusse nella sua abitazione senza commettere furti e che probabilmente avesse sistemato delle cimici. Poi, il C, volge il suo dire verso il Pipitone, già KSM, che curava l’yacht del capostipite, Rosario Basile. Un giorno del mese di marzo 2012, il signor Mattiolo ascolta, senza essere visto, una conversazione tra il Pipitone e il Marfia. Il primo racconta dei summit mafiosi avvenuti al largo delle coste palermitane con la cosca Galatolo di Acqua Santa, cui partecipa il vecchio Basile Rosario. I due campioni, accortisi della presenza del terzo incomodo, lo minacciano: se parli, ti ammazziamo. Mi chiedo: perché i sostituti palermitani e le forze dell’ordine si sono rifiutati d’ascoltare il Mattiolo? Perché i preposti alla legalità, pur sapendo – ameno, immagino – non si sono mai premurati di arrestare tutta la famiglia Basile che stando ai racconti dei loro dipendenti addirittura partecipava ai summit mafiosi? Misteri palermitani! Il C, riferisce al suo ex collega che mentre si trovava in servizio alle pale eoliche, vede in lontananza una luce piuttosto nervosa muoversi nei campi e nonostante il C urlasse per chiedere chi fosse a manovrare quella luce, i tentativi furono vani e tuttavia sapeva chi fosse: il “animale”. Insomma, per farla breve, quella luce è in movimento su comando dell’imprendibile latitante. In quale paese viviamo?
Dr Di Matteo, Lei magistrato senza paura e scrittore, sa del patto tra Basile e lo Stato? Qualche suo collaboratore l’ha informata? Le posso chiedere da giornalista libero perché non convoca il signor Mattiolo e lo prenda a verbale? Cari lettori, dopo aver letto attentamente il nostro libero pensiero, vi suggerisco di farvi una doccia d’acqua gelata in modo da smaltire i misteri palermitani.
Francesco Gangemi
***
NOTA Nella ksm si evince benissimo e si sente l’odore di MAFIA, COPERTURE ALQUANTO STRANE, GUARDIE CHE vanno a braccetto con la criminalità organizzata, ma la cosa che desta SCALPORE sono i fatti accaduti. Il Commander, come da registrazione, sapeva da tempo che cercavano il n°1 e lo ha divulgato ad altre persone della ksm, mettendo ancora una volta in ballo la mia persona. Infatti, come DA CRONACA DATA DAI VARI TELEGIORNALI, il 3 AGOSTO 2015, ARRESTAVANO DEGLI AFFILIATI DEL NUMERO 1° NELLE CAMPAGNE DELLA NOTA LOCALITA’, COME SI VEDE ANCHE DAL VIDEO GIRATO DELLE FORZE DELL’ORDINE VICINO A DELLE PALE EOLICHE. NESSUNO prende provvedimenti, o non si vuole scoperchiare il pentolone DELLE CONNIVENZE E INVECE D’INDAGARE, FANNO ALTRO E CERCANO DI FREGARMI su cose non vere quanto da me denunciato. Ci sono interessi non indifferenti e si coprono uno con l’altro. Io non mi fermo qui. Sono un UOMO. L’ho sempre dimostrato NON STO AL GIOCO CHI STA CERCANDO DI FARMI APPARIRE QUELLO CHE NON SONO E NON SMETTERO’ MAI DI DIRLO CHE SIA IN SERIO PERICOLO LA MIA VITA. Mattiolo
***
STRALCIO DELLA DENUNCIA PRESENTATA IL 13/10/2015, ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO E PUBBLICATA INTEGRALMENTE DAL IL DIBATTITONEWS. AGGIUNGO CHE NEL MESE D’OTTOBRE DEL 2015, MI SONO RECATO PRESSO LA CASERMA DEI CARABINIERI (ROS) DI MONREALE PER DENUNCIARE FATTI COLLEGATI ALLA MAFIA. IL MARESCIALLO, CON IL QUALE HO PARLATO IN CASERMA PER DENUNCIARE DEI FATTI MOLTO SENSIBILI DI MAFIA, MI RIFERIVA CHE NON AVREBBE POTUTO VERBALIZZARMI, GIACCHE’ AVREBBE DOVUTO PRIMA PARLARE CON GLI UFFICIALI, E CHE M’AVREBBE CONTATTATO PER RENDERE LE MIE DICHIARAZIONI. NON MI HA MAI CHIAMATO. QUESTA VICENDA E’ STATA PUBBLICATA IN SINTESI DAL DIBATTITONEWS IN DATA 18/10/2015.. Gioacchino Mattiolo
***
Martedì del 29.09.2015, nelle ore antimeridiane, percorrevo una strada con la mia quando sono stato affiancato da un’autovettura. Dallo sportello lato passeggero, una persona si qualificava con le seguenti testuali parole: “SIAMO CARABINIERI DEL R.O.S., SI FERMI”. Ho subito intuito che tale comportamento non si coniuga con gli uomini dell’ARMA, e poiché in precedenza presumo che gli stessi malviventi avrebbero voluto farmi del male, ho imboccato una delle stradine anche se distante dalla mia abitazione, allo scopo di sottrarmi alle loro malevoli intenzioni. Faccio presente che la presenza di quella autovettura è stata notata da altre persone, come riferitomi dal signor … che abita alla Via Angelo Maiorana nr … – A oggi nessuno mi protegge. Sono abbandonato. Non mi stanco di ripetere che temo costantemente per la mia vita e quella della mia famiglia, a causa dei fatti denunciati pure di notevole rilevanza. Sono pronto a essere verbalizzato dalla Procura di Palermo . Evidenzio d’aver inviato varie lettere a mezzo posta raccomandata, alle più alte cariche Istituzionali – che allego – con cui le pregavo d’intervenire sulla mia tenebroso vicenda chiaramente dai contorni preoccupanti. Sta di fatto, che l’onesto cittadino denuncia da tre anni la famiglia Basile e qualcuno si culla, mentre i BASILE fanno quello che vogliono. Denunciando chi vogliono con risposte in tempi record. Ciò grazie alle numerose amicizie di cui dispone la famiglia. Gioacchino Mattiolo
***
Trascrizione audio Commander del 13/07/2015
Con la lettera “C” indico Commander
con la lettera “M” indico Mattiolo.
“C: IO DICO, IO SO, DA FONTI MIE CHE C’E’ PIU’ DI UN PENTITO CHE STANNO PARLANDO … M: SOPRA BASILE? LEGGI I GIORNALI CHE TI HO DATO … C: SOPRA BASILE E ALTRE VICENDE PURE, DICO, MA NON E’ SOLO QUELLO DELL’ACQUASANTA PENTITO, MA ANCHE UNO MI PARE DEL CORSO DEI MILLE, UNO STA PARLANDO … M: NO, NON LO SO … C: LEGGO IL GIORNALE TUO CON CALMA, MA CI SONO I NOMI DEI COLLEGHI? … M: LE INIZIALI CI SONO … C: TIPO? SPIEGAMI PER ESEMPIO, … ? … M: DOVREBBE ESSERE C M, QUINDI TU NON CI SEI … C: NO, NON SI TRATTA, NON MI HAI CAPITO, TIPO QUESTO DM … M: CHI LEGGE IL GIORNALE LO CAPISCE CHE SI PARLA DI LUI, SE TU LEGGI IL GIORNALE A SALTELLARE NON CAPISCI NIENTE, QUA TI DICE TUTTO, IL COGNATO DI DM E’ IN SERVIZIO ALLA CENTRALE DELLA POLIZIA DI STATO E GLI PASSA LE INFORMAZIONI … C: IL DM NON M’ENTRA IN TESTA, NON LO CAPISCO, D E’ IL NOME? O IL COGNOME? … M: D E’ IL COGNOME, TUTTI LO SANNO, CHI LEGGE IL GIORNALE LO CAPISCE CHI HA IL COGNATO IN POLIZIA … C: AH! DM, SIAMO TANTI, CON QUESTO E’ STATO PUBBLICATO TUTTO? … M: QUESTO E’ USCITO A MAGGIO, ORA E’ USCITO UN ALTRO GIORNALE QUELLO DI GIUGNO E NE ESCE UN ALTRO ANCORA … C: NON LO SO, IO PER ORA SIAMO TUTTI SUL CHI VA LA’, IO L’HO VISTO A LUI, (RIFERENDOSI AD UN COLLEGA CHE FA PARTE DELLA MALAVITA NDR) ED E’ FATTO MAGRO, BUONGIORNO NEANCHE MI HA RISPOSTO, MI HA GUARDATO SOLO IN FACCIA, QUESTO LO DEVO FARE SPAVENTARE, SI DEVE SPAVENTARE, LO DEVO FARE SPAVENTARE … M: COSA HAI VISTO NELLE PALE EOLICHE, L’ALTRA VOLTA ME LO DICEVI … C: NO, NON HO DETTO QUESTO ORA, L’ULTIMA VOLTA HO VISTO QUELLO CHE HO VISTO, MA QUESTO COM’E’ STATO?… M: STANNO INDAGANDO, CI SONO INDAGINI GROSSE IN CORSO, MA T’E’ SUCCESSO DI NUOVO QUELLA COSA NELLE PALE OLICHE?… C: NO, NON CI SONO ANDATO PIU’ NELLE PALE EOLICHE, M’E’ SUCCESSO CHE ENTRATO A CASA UNO SECCO, SECCO, VESTITO DI NERO, CHE NON CAPISCO COSA HA FATTO, E’ ENTRATO E USCITO DI NOTTE, MA QUALCOSA HA FATTO… MATTIOLO: SECONDO ME, IL DISCORSO DELLE PALE OLICHE, TU A CHI L’HAI DETTO IN UFFICIO? A MARFIA? A QUALCUNO L’HAI DETTO?… C: VA BEH, A CHI L’HO DETTO L’HO DETTO… M: QUESTO E’ IL PROBLEMA, QUESTI NON SONO POLIZIOTTI, MI RICORDO CHE L’HAI DETTO A QUALCUNO DOPO, QUANDO SEI ANDATO IN UFFICIO… C: TU PARLI DI QUEI DUE DELLA MACCHINA, AH! SI VA BEH, PERO’ IO, NO , ESATTO… M: TU L’HAI DETTO A CHI, A MARFIA? A CHI L’HAI DETTO, A TOTO’ BAIAMONTE? E POI? NON SONO POLIZIOTTI! A CHI L’HAI DETTO?… C: A QUALCHE ALTRO COLLEGA, COSI’, PERO’ LA VOCE SI E’ SPARPAGLIATA, PERO’ BAIAMONTE ME LO RICORDO, PERCHE’ GLI HO DETTO: MA DA NOI CI SONO I SERVIZI SEGRETI? PERO’ IO L’HO DETTO, NEL MEZZO NON METTO IO (SI RIFERISCE A ME MATTIOLO, ANCHE LUI E’ CONVINTO CHE IO SIA DEI SERVIZI SEGRETI NDR) METTO IO, NOI CI RIFERIAMO A GALVANO, MA LORO MI HANNO DETTO CHE NON ERANO PER ME… M: BRAVO, LORO NON ERANO PER TE, SONO LA PER FATTI LORO, PERO’ TU L’HAI VISTI… C: UHM.. ED IO HO POTUTO INFORMARE LA MAFIA… M: NO, TU LI HAI VISTI, E QUINDI E COME SE TU LI HAI SCOPERTI, UNO SI GIUSTIFICA E TI DICE CHE E’ POLIZIOTTO E, L’ALTRO SEMPRE NELLA STESSA MACCHINA, DICE CHE E’ DELLA KSM… C: NO,VERAMENTE E’ STATO LUI E MI HA DETTO CHE MI CONOSCEVA, LUI SI E’ SPAVENTATO, IO CI STAVO SPARANDO… M: CHI? IL VECCHIO CHE SAREBBE DELLA POLIZIA?… C: NO! IL GIOVANE E’ DELLA POLIZIA… M: IL VECCHIO E’ QUELLO DELLA JEEP, IO HO FATTO DEI GIRI PER VEDERE STA JEEP LA DAVANTI C’E’ UNA JEEP GRIGIA MA NON SONO SICURO SE E’ QUELLA… C: E’ UNO ALTO, CAPELLI BIANCHI, UNA PERSONA TUTTA STRAMPALATA… M: IO HO FATTO UN GIRO MA NON SONO SICURO CHE SIA QUELLA… C: MA TU DOVE VUOI ARRIVARE?… M: VOGLIO ARRIVARE CHE TU DICI CHE QUELLO MAGRO CHE E’ ENTRATO, HA POSATO QUALCOSA (RIFERENDOMI A CASA SUA NDR)VISTO LA SUA PREOCCUPAZIONE GLI HO DETTO HANNO PAURA CHE TU PARLI… C: AH! E’ UNA COSA DI QUELLI PERO’ NON APPARTIENE ALLA POLIZIA… M: NO, NON SONO POLIZIOTTI, A LORO GLI E’ SCATATTA LA MOLLA E SE QUESTO PARLA?… C: PARLO DI CHE COSA? IO GLI HO DETTO SIETE CACCIATORI? NO! LORO, “NON SIAMO CACCIATORI”, MA SIETE A CACCIA, GLI DICO IO, LORO “SI, MA QUA NON SIAMO PER TE”, E PER CHI SIETE? SEMPRE ANIMALE E’ RIFERENDOMI AD ALTRE COSE “SI LORO SEMPRE ANIMALE E PERO’ LORO MI HANNO FATTO NOME E COGNOME DI QUELLO, CHE ERA L’AUTISTA ETC. ETC…. M: SI, L’AUTISTA DELLA MOGLIE DI GALVANO E L’ALTRO TI HA DETTO CHE ERA COLLEGA DELLA KSM… C: SI! DELLA KSM, E LUI DELLA POLIZIA… M: ED ERA MAGRO? POTRESTI COLLEGARE CHE SIA LUI CHE E’ VENUTO A CASA?… C: NO, QUESTO E’ GIOVANE, CAPELLI CON FRANGETTINA, C’E’ QUALCOSA CHE BOLLE IN PENTOLA PER LORO, CHE LORO HANNO PAURA NON LO SO, SE SONO LORO, IL POLIZIOTTO, LORO I GIOIELLIERI I BUSCEMI HA UN FRATELLO POLIZIOTTO, ERANO CON RIINA… M: TU HAI VISTI A QUESTI IN FACCIA… C: CIOE’ IL PROBLEMA TUO, TU DICI QUESTI DUE FINI’, PURE CHE IO LO DICO NON LI CONOSCO, LORO SI SONO FATTI RICONOSCERE, UN MESE DUE MESI, TRE MESI,LA PAURA DI LORO QUAL’E’? PERO? LORO MI HANNO DETTO, QUANDO SI SONO FATTI RICONOSCERE, CHE IO TROVAVO LE PALE EOLICHE APERTE, E LORO MI DICEVANO DI FARE RELAZIONE, INVECE IL MARFIA LE RELAZIONI NON ME LE FACEVA FARE… M: ANCHE A ME DICEVANO DI FARE RELAZIONI E NON ARRIVAVANO MAI A DESTINAZIONE… C: PERO’ QUESTO MI HA DETTO DI FARLE LE RELAZIONI CHE LE TROVAVO APERTE, MA NON LE HO FATTE PERCHE’ MARFIA MI DICEVA NIENTE, C’E’ UN QUALCOSA… M: ALLORA IL DISCORSO E’ CHE C’E’ UNA MACCHINA CHE VIENE SOTTO CASA MIA CON I VETRI NERI, UNO MAGRO CON CAPELLI TIRATI INDIETRO, LA TARGA DELLA MACCHINA NON SI VEDE, DAL PALAZZO SI SONO ACCORTI, MA NON SONO RIUSCITI A VEDERE LA TARGA IN QUANTO SPORCA…. C: QUESTI SECONDO ME LAVORANO PER GALVANO… M. SI, MA LAVORANO COME, CHE NON SONO AUTORIZZATI… C: IL VECCHIO E’ SCESO E MI GUARDAVA, HA PENSATO CHE LO AMMAZZAVO… M: ALLORA, E’ IMPOSSIBILE CHE UN POLIZIOTTO CAMMINI CON UNO DELLA KSM PER CERCARE UN LATITANTE CHE SAREBBE MESSINA DENARO, LORO SONO VENUTI LA, PERCHE’ C’E’ QUALCUNO NASCOSTO… C: SI CHIDDU E’! IO VEDEVO DI NOTTE UNA LUCE CHE CAMMINAVA NEI CAMPI, SENZA LEGGERE E NE’ SCRIVERE, SAPENDO CHE NON C’ERA NESSUNO, MA SOLO QUESTO, IO PARLAVO, E SICURAMENTE C’ERANO PURE LORO, E IO GLI DICEVO: NON TI SPAVENTARE, NON PENSARE QUELLO CHE SEI TU, NON TI SPAVENTARE, NON PENSARE QUELLO CHE SONO IO… M: MA TI SEI FATTO LEVARE TU DALLE PALE EOLICHE?… C: MI HANNO LEVATO, PERO’ E’ VENUTO QUELLO CHE M’E’ VENUTO A GUARDARE BEN VESTITO… M: QUELLO CON GLI OCCHIALI BEN VESTITO? PER0′ UNO BEN VESTITO E’ STRANO CHE STA NELLE PALE EOLICHE… C: PERO’ QUI CI SONO LE PALE OLICHE, IO POI SONO ANDATO NELLA CENTRALINA, CHE SI TROVA NELLE PALE EOLICHE A MAZZARA… M: MA NON SEI DISTANTE?… C: SI, PERO’ IL DISCORSO E’ QUESTO, PRIMA S’E’ FATTO TROVARE QUA, E POI LA, SEMPRE CON I FARI ACCESI E MI GUARDAVA, COME A DIRE QUA SONO… M: (POI IL COMMANDER, MI PARLA DEL PIPITONE CHE HA CERCATO D’AVVICINARLO PER QUALCHE FAVORE PARTICOLARE. RIPRENDO IL DISCORSO DI QUELLI CHE GLI SONO ENTRATI A CASA DI NOTTE E LUI MI DICE CHE HA SAPUTO DA AMICI CHE GLI HANNO MESSO QUALCOSA DENTRO PER ASCOLTARLO E VORREBBE IL MIO AIUTO NDR)… C: TU, SECONDO TE, STANNO INDAGANDO SU LORO? INVECE ALL’INTERNO NOSTRO? IO HO PENSATO PURE ,UN POLIZIOTTO E UN METRONOTTE, HO HANNO BISOGNO DI ME… M: CERTO, LO STATO INDAGA SU DI LORO, HANNO BISOGNO DI TE, PER FREGARTI, DIPENDE COSA GLI DICI TU, LEGGI IL GIORNALE… C: MA IO C’ENTRO NEL GIORNALE?… MATTIOLO: CHE CENTRI TU?… C: L’ALTRA VOLTA MARFIA M’HA MANDATO A PETRALIA SOPRANA, E M’HA DETTO CHE SE M’ADDORMENTAVO VENIVANO I CARABINIERI A RELAZIONARE IL MIO OPERATO… M: I CARABINIERI? MA CHI L’HA DETTO?… C: MARFIA, M’HA DETTO CHE QUESTI SONO AMICI SUOI E LUI MI FACEVA CONTROLLARE SE IO DORMIVO, SONO VENUTI TRE VOLTE, UN MASCHIO E UNA FEMMINA… M: AH! IL VIZIO NON SE LE TOLTO DI FARE QUESTO… C: QUALCOSA C’E, IO MI GUARDO, CERTO I PROBLEMI CI SONO, QUESTI LAVORAVANO PER GALVANO? NON RIESCO A CAPIRLO… M: NON C’ENTRA NULLA, QUELLO CHE FA GALVANO NON LO PUO’ FARE, STESSA COSA L’HA FATTA CON ME… C: ALLORA QUESTI CHE FACEVANO LA? INDAGAVANO?… M: CHE INDAGA UNA DELLA KSM E’ UN POLIZIOTTO?… C: AMMETTO PURE CHE COME LO PROTEGGEVANO A QUESTO? RIFERENDOSI AL LATITANTE N.1, FAMMI CAPIRE?… M: AH! BOH! CERTO CHE SE E’ UN POLIZIOTTO E’ UN POLIZIOTTO CORROTTO, GLI MANDANO MESSAGGI, MANGIARE, SONO TANTE LE COSE, C’E’ UNA CORRUZIONE IMPRESSIONANTE… C: PERCHE’ M’HA DETTO DI FARE RELAZIONE? MI HA PRESO IN GIRO?… M: CERTO… C: IO L’HO VISTO UNA VOLTA SOLA CHE CAMMINAVA COSI’, IL GALVANO LO CONOSCE… M: CERTO, SE TI FA IL NOME, LO CONOSCE… C: IN REALTA’ LORO ERANO NELLA STRADELLA CHE STAVANO ANDANDO VIA, VENIVANO DALLE PALE EOLICHE, FORSE NON GLI E’ COMBACIATO L’ORARIO, PERCHE’ IO ANTICIPAVO E FACEVO EH! E CI SIAMO SCONTRATI, LA STRADA ERA QUELLA E NON C’ERANO ALTRE USCITE, DOVE ERANO MESSI, NON LO SO, LORO VENIVANO DAL DOVE HANNO APERTO IL PALO, C’E’ UN POSTO PALO E, IL PALO DOVE C’E’ L UNICA VIA D’USCITA, ENTRI DI QUA, STRADE INTERNE E TI PORTA VERSO MARSALA… M: QUINDI SOLO UNO CHE LI CONOSCE LE PUO’ FARE… C: DOVE SI TROVAVANO LORO NEANCHE IO LO CONOSCEVO, TU PENSA CHE UNA VOLTA UN COLLEGA E’ RIMASTO DUE ORE LA, E GLI HO DETTO: MA TU CHE FAI ANCORA QUA? LUI NIENTE, E DUE ORE, MI SONO PERSO, E QUESTO E’ DI SANTA NINFA CIOE’ PAESE NELLE VICINANZE (AD UN CERTO PUNTO, SEMPRE IL COMMANDER CAMBIANDO REPENTINAMENTE DISCORSO, VUOLE SAPERE SE GLI HANNO MESSO QUALCOSA A CASA, CIOE’ CIMICE, E COME PUO’ FARE PER SCOPRIRLO E MI CHIEDE SPIEGAZIONI IN MERITO, ED IO CONTINUO COME DALL’INIZIO DELLA CONVERSAZIONE A REGGERGLI IL GIOCO FACENDOLO PREOCCUPARE, POI FARFUGLIA , TANTI DISCORSI”.
FINE