Il ‘Cortile di Francesco’ che trae la sua origine dal ‘Cortile dei Gentili’, avrà luogo in Assisi dal 14 al 17 settembre. L’ evento è organizzato dal Pontificio Consiglio per la Cultura come incontro tra credenti e non credenti. Si parlava di ‘Cortile dei Gentili’ perché nell’anno 20-19 a. C. il re Erode diede inizio a grandi lavori di rinnovamento del tempio di Gerusalemme, il secondo, quello che era stato costruito dopo l’esilio. Oltre alle aree riservate ai membri del popolo di Israele (uomini, donne, sacerdoti), in questo tempio vi era uno spazio nel quale tutti potevano entrare, giudei e non giudei, circoncisi e incirconcisi, membri o no del popolo eletto, persone educate alla Legge e persone che non lo erano. Qui si radunavano rabbini e maestri della Legge disposti ad ascoltare le domande della gente su Dio, e a rispondere in uno scambio rispettoso e misericordioso. Questo era il cortile dei gentili o pagani, in latino l’atrium gentium, uno spazio che tutti potevano attraversare e nel quale potevano permanere, senza distinzioni di cultura, lingua o professione religiosa, un luogo di incontro e di diversità.
Da tale luogo viene l’ispirazione per questa iniziativa del Pontificio Consiglio della Cultura: «il Cortile dei gentili». Si tratta di un ambito d’incontro e di dialogo, uno spazio di espressione per coloro che non credono e per coloro che si pongono delle domande riguardo alla propria fede, una finestra aperta al mondo, alla cultura contemporanea e alle voci che vi risuonano.
Il Cortile di Francesco ad Assisi
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