SAN GIMIGNANO – Quando la stampa fa miracoli. Il giallo di un cartello apparso nottetempo, potrebbe creare ulteriori richieste di verità. Ora qualcuno potrebbe chiedere di vederci più chiaro, a cominciare da chi siede sui banchi del consiglio Comunale.
Dopo l’articolo apparso su SangiPRESS dal titolo “Strane omissioni e la colpa morì fanciulla”, pubblicato il 15 novembre e ripreso anche da vari social network, che denunciava, con prove fotografiche, ambigue omissioni, un giorno dopo, nottetempo, addirittura prima della mezzanotte di domenica 16 novembre (giorno festivo), mesi e mesi dopo che nessuno si era mai occupato della segnaletica di legge su uno “strano ponteggio” e, oltretutto, dopo che una persona si è fatta male proprio a causa di quei tubi “innocenti”, è apparso all’improvviso un cartello affisso alla porta delle scale, con la dicitura (scritta al computer) che porta le dichiarazioni di legge che dovevano essere lì da tanto tempo e, addirittura, proprio ora che nessun operaio ci lavora dal luglio scorso.
Una cosa indiscutibilmente alquanto strana che non è mancata di sollevare non poche perplessità tra chi conosce o abita il palazzo notificato Nomi-Pesciolini, ma anche da parte di alcuni politici che stanno seguendo il caso. Ora, dopo la tentata “furberia” da parte di qualcuno, così come la ritengono non pochi sangimignanesi, la verità è d’obbligo, e subito.
Il giallo di quel cartello apparso nottetempo
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