Mombello Di Torino (Piemonte) 17 aprile 2016

Il libro “I figli dell’ombra” al Salone del Libro di Torino

Maria Donata Tranquilli al Salone Internazionale del Libro di Torino come autrcie della Aster Academy International con il suo romanzo “I figli dell’ombra”.

L’incontro con gli scrittori della Aster Academy International che saranno presenti alla prossima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, continua con l’autrice Maria Donata Tranquilli, di Civitavecchia (Rm), pubblica le sue opere con lo pseudonimo Cassandra Green.
Autrice del romanzo “I figlia dell’ombra”. All’età di venti anni pubblicò la trilogia fantascientifica: “La Terza Galassia”. Attualmente gestisce un blog dove promuove scrittori emergenti e soprattutto autori di self-publishing.

“I figli dell’ombra”
“Quando durante una corsa mattutina un giocatore di Football, si imbatte nel cadavere della piccola Flo Gomez scomparsa il giorno prima, Victor Bell teme che quello sarà l’inizio di una serie di macabri delitti. Il suo intuito di poliziotto non sbaglia e il ritrovamento di altri corpi sarà per lui un’ulteriore conferma che quanto raccontatogli da suo padre era vero.
Intanto la vita degli abitanti di Whitesouls scorre come da copione. Ognuno impegnato a svolgere i proprio doveri, così come il reverendo Morales ha imposto loro di fare per essere un bravo cristiano, per entrare nelle grazie di Dio.
Quello che nessuno immagina è che un’oscura e antica presenza da sempre attratta dalla loro ipocrisia e falsità è tornata per spingere sette anime scelte per l’occasione alla dannazione eterna.
Bell dovrà dare prova di grande fede per riuscire a scacciare i demoni che abilmente stanno contaminando i cuori dei suoi compaesani e quando tutto sembrerà ormai perduto tre portatori di luce accorreranno in soccorso dei “Giusti”.
Ma tutto ciò basterà ad estirpare il male dall’apparente tranquilla cittadina di Whitesouls?”
Intervista all’autrice:

D: Come nasce la tua passione di scrivere?

R: All’età di vent’anni, comincia a fare dei sogni controversi, non saprei neanche dire il perché. Mia madre, forse anche per gioco, mi suggerì di provare a scriverli e così feci.

Quando lesse quei sogni che nel frattempo avevo trasformato in brevi racconti mi disse:

“Hai trovato la tua strada, seguila”

Così ho fatto.

D: Se puoi dircelo perché usi uno pseudonimo?

La scelta del mio nome ha una motivazione semplice. GREEN = Verde è il cognome di mia madre e come ho detto nella prima domanda è stata lei a spingermi a seguire questa strada e la ringrazio per ciò. Cassandra è perché proprio come la protagonista del mio romanzo ho un ottimo intuito. Comunque il nome fa anche riferimento al mito di Cassandra, al suo dono trasformatosi in una maledizione.

D: Come nasce l’idea del libro “Figli dell’ombra”?

R: L’idea mi è nata per caso, un giorno mentre guardavo un programma televisivo, da lì poi è cominciato tutto il percorso necessario per fare si che un’idea non rimanga tale, ma si trasformi in un romanzo.

D: Ci vuoi dire in breve di cosa parla?

R:Tratta di temi importanti come la fede e la religione, la morale e il misticismo e non solo. All’interno della storia si possono trovare tutti i valori, le aspirazioni, i sentimenti, dai più nobili a quelli più controversi che sono in lotta tra loro senza esclusione di colpi.

D: La società americana da te descritta, cosi bigotta e apparentemente candida, somiglia a quella italiana per certi versi. Abbiamo le chiese piene ogni domenica, processioni di santi e festività comandante ma poi per le strade circola molta droga, molto alcool e nelle palestre e negli sport molto doping. Il confronto tra realtà ostentata e realtà manifesta è stridente, quale può essere il ruolo degli scrittori, delle letteratura e delle loro opere nel combattere tutto questo? O nel denunciarlo?

R: La società da me descritta è quella “umana”. Non penso che nel resto del mondo non ci siano chiese piene di gente ogni domenica, festività o altro.
Così come girano droga, alcool, il doping. Non sono cose che esistono solo in Italia. Poi ogni scrittore ovviamente ambienta le proprie storie dove preferisce. Io di solito preferisco l’America perché ho più familiarità con la loro cultura. Comunque restano scelte personali.
Combattere e denunciare sono due verbi che mi fanno sorridere. Se avessi voluto combattere avrei fatto il soldato, se avessi voluto denunciare avrei fatto probabilmente il giornalista. Se ho deciso di fare lo scrittore è perché a me piace raccontare storie che potranno anche attingere dalla realtà, ma di fatto sono storie.

D: La fantascienza sebbene è un genere molto particolare, perché ti ha sempre ispirato maggiormente rispetto ad altri generi?

R: La fantascienza è uno dei tanti generi di cui scrivo ma non è ne l’unico ne tanto meno il predominante.

D: Ci sono autori, autrici in particolare che ti hanno ispirato particolarmente per i tuoi libri?

R: Sicuramente S. King. Amo la crudezza delle sue descrizioni e la sua capacità di mettere a nudo l’anima umana.

D: I tuoi libri preferiti?

R: Notturno di Asimov.

It e The dome di King.

Il numero maledetto di Barnabas Miller e Jordan Orlando.

I ragazzi dello zoo di Berlino. Christine F.

D:Hai in progetto qualche nuovo libro?

R:I miei progetti futuri sono pubblicare tutti i manoscritti che ho nel cassetto. Alcuni sono di genere fantasy altri invece fantascienza e poi c’è la trilogia della “Terza Galassia” che è molto avventurosa. La definirei una space-fantasy, è sicuramente una lettura per un target giovane, ma può tranquillamente essere letta da chiunque sia in cerca di uno svago.

D: A Maggio il tuo libro “Figli dell’ombra” sarà al Salone Internazionale del Libro di Torino con la Aster Academy, cos’è per te scrittrice questa importante manifestazione editoriale italiana?

R: La fiera di Torino è un evento molto importante per la cultura italiana e sono onorata di parteciparvi.

www.asteracademy.blogspot.com