Nel suo libro intervista “Il sessantotto da dimenticare” l’autore Daniel Cohn Bendit dichiara che «Ho voluto intitolare questo libro Forget 68, ovvero Dimenticare il Sessantotto. Il Sessantotto è finito! Questo non vuol dire che quel passato sia morto, ma soltanto che è sepolto da quaranta tonnellate di selciato che, da allora, hanno segnato e trasformato il mondo. Questo mondo, infatti, non è assolutamente piú quello del “˜68, e ciò significa che il ’68 e gli anni successivi sono alle spalle. Il ’68 è stato il primo movimento su scala globale divulgato in tempo reale. Abbiamo vissuto al ritmo di Berkeley, di Berlino, di Parigi, di Roma, di Budapest e infine di Praga. Era un mondo di rivoluzioni, differenti e ciò nondimeno collegate tra loro». Daniel Cohn Bendit è ricordato come il “Danny il rosso” per le sue idee politiche che per il colore dei suoi capelli, come venne soprannominato dalla stampa, oppure menzionato come “movimento del 22 marzo”, dopo l’occupazione gli uffici dell’ateneo di Nanterre quando a seguito di ciò rischiò l’espulsione dall’università. Dopo lo sgombero dell’ateneo di Nanterre da parte delle forze dell’ordine transalpine il 2 maggio 1968, Cohn-Bendit fu tra gli studenti che spostarono la protesta nel centro di Parigi, occupando la Sorbona il giorno seguente. Assieme ad Alain Geismar e a Jacques Sauvageot, Cohn-Bendit è ricordato come uno dei leader del movimento del maggio francese. Alla fine degli avvenimenti del maggio francese Cohn-Bendit si trasferì a Francoforte ed entrò a far parte del movimento di protesta tedesco. Assieme a Joschka Fischer fu tra i fondatori del gruppo autonomo “Lotta rivoluzionaria” di Rüsselsheim. Queste alcune delle cifre che saranno analizzate nella conversazione culturale, dal titolo “Il marxismo di Daniel Cohn Bendit”, che si terrà a Reggio Calabria giovedì 28 maggio, a partire dalle ore 18,00 presso la saletta conferenze della Chiesa di San Giorgio al Corso (entrata via Giudecca, ingresso tapis roulant) di Reggio Calabria. Nella giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”, dopo l’introduzione di Gianni Aiello, presidente del sodalizio organizzatore, seguirà l’intervento di Antonio Vacalebre del foro di Reggio Calabria.
IL MARXISMO DI DANIEL COHN BENDIT”
Pubblicato in Arte e Cultura |