Non esisterebbe, comunque, alcun pericolo di impatto sulla salute umana o sull’ambiente in Europa, ha dichiarato la stessa Irsn. Dalla Francia hanno inoltre dichiarato di non poter individuare con precisione l’origine della fuga radioattiva e l’ubicazione del sito coinvolto, ma che, basandosi sui modelli meteorologici, la zona più plausibile si trovava tra gli Urali e le Fiume Volga. Ovvero tra Russia e Kazakistan: «Le autorità russe hanno affermato di non essere a conoscenza di un incidente sul loro territorio», ha detto il direttore dell’Irsn, Jean-Marc Peres, a Reuters. Ha aggiunto che l’istituto non era ancora in contatto con le autorità kazake.
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