Catania (Sicilia) 29 giugno 2017

Il Movimento Sociale sarà presente alle regionali Siciliane

Elezioni regionali siciliane: esserci è un diritto, per noi… un dovere.

Per i Partiti politici concorrere alle elezioni di ogni livello, dalle comunali alle europee è un diritto, sancito, tra l’altro, dalla Costituzione italiana.Tutti i Partiti hanno il diritto di proporre un programma e sottoporlo al giudizio degli elettori, hanno, altresì, il dovere di scegliere i candidati che, una volta eletti, siano Classe dirigente, si facciano carico, cioè, dei problemi della comunità, più o meno piccola, che li ha votati. E’ un diritto che tutti vogliono esercitare, ed è per questo che i Partiti crescono numericamente in modo esponenziale, dando vita a un ampio spettro che rappresenta, di fatto, ogni possibile orientamento ideologico e culturale.
Quindi, a rigore di logica, basterebbe scegliere un Partito o uno schieramento, quello più affine al proprio modo di vedere le cose, votarlo e, una volta vinte le elezioni aspettarsi che tutto si sistemi, che miglioramenti nell’amministrazione della cosa pubblica si realizzino velocemente. Questo in teoria. Nella pratica succede che i Partiti, una volta ottenuti i voti dagli elettori, dimentichino il programma e le determinazioni che li hanno portati a vincere le elezioni e perseguano, invece, meschini interessi di bottega.
Questo avviene a tutti i livelli istituzionali, nei Comuni così come nelle Province, nelle Regioni come nel Governo nazionale.
Avviene indipendentemente dal fatto che il Partito o la coalizione sia di Centrodestra o di Centrosinistra.
Avviene perché la diversità tra Centrodestra e Centrosinistra, intesa come visione antitetica della politica e quindi dell’amministrazione della Res Publica, oramai non esiste più.
Entrambi gli schieramenti si sono votati al liberismo economico e alla globalizzazione, all’appiattimento su posizioni e interessi transnazionali.
Il ragionamento vale anche per la Sicilia, dove ancor più si evidenzia quanto abbiamo sopra descritto. Con l’aggravante che in Sicilia c’è la mafia, alla cui lotta nessuno degli schieramenti predetti ha saputo dare una spinta decisiva.
La Sicilia è una terra particolare, lo è per tanti aspetti, anche per la presenza esiziale per il vivere civile, della mafia.
La prima cosa che i siciliani chiedono ai Partiti e ai governi che questi esprimono, è una seria e dura lotta al cancro che mina le Istituzioni, che controlla il territorio, che impone il pizzo, che spaccia la droga e sfrutta la prostituzione e in ultimo ha il controllo quasi totale del commercio di uomini che avviene con l’arrivo quotidiano sulle nostre coste di clandestini.
Caporalato in agricoltura, controllo del mercato ittico, sfruttamento delle risorse isolane sono appannaggio delle cosche mafiose siciliane.
A questi problemi nessuno, tanto meno il Governatore Crocetta, ha saputo o voluto dare risposte in linea con la gravità del fenomeno.
Il mancato utilizzo d’ingenti somme, nel tempo stanziate dal Governo Nazionale e da quello europeo, è un’altra perla dei Governi di questa Regione.
Tutto ciò ha generato in Sicilia un vero e proprio disastro politico, sociale ed economico. Ed è innegabile che le responsabilità vadano ascritte a tutti i Governi che hanno retto la gestione della Sicilia almeno negli ultimi venti anni.
Nessuno è immune da colpe.
Crocetta, poi, e quanti lo sostengono, dal PD agli uomini di Alfano -loro ci sono sempre-, ha la responsabilità di aver acuito questi drammi, ai quali vanno aggiunte l’incapacità di gestione del fenomeno Clandestini e la disastrosa abolizione delle Province -con la costituzione delle Città metropolitane– salvo poi doverle precipitosamente riattivare, tanto che si parla già di elezioni nel prossimo Gennaio.
Eppure, nonostante tutto, i Partiti di Centrodestra e quelli di Centrosinistra hanno il diritto di presentarsi con loro candidati alle prossime elezioni, e indicare Governatore e deputati da far eleggere.
Anche il Movimento Sociale Fiamma Tricolore ha lo stesso diritto, che intende esercitare.
Per questo saremo presenti alle elezioni di Novembre con un nostro Progetto per la Sicilia, saremo presenti con nostri candidati e con un nostro Governatore.
E’ un diritto del quale non vogliamo privarci, nonostante i tanti impedimenti che questo Sistema frappone per impedire a formazioni, numericamente minori, di partecipare alla vita politica della Regione (ricordiamo la raccolta di firme cui dobbiamo sottostare; ricordiamo la soglia di sbarramento al 5%, un’enormità).
Ciononostante, noi ci saremo. Oggi il Movimento Sociale FT, rappresenta la vera unica alternativa al Sistema vigente.
Un’alternativa totale perché di merito, frutto di una visione “altra” della politica e del ruolo che gli eletti devono svolgere nei confronti della collettività.
Abbiamo uomini, idee e risorse per condurre questa battaglia per la rinascita della Sicilia.
Esserci è, al pari degli altri Partiti, un nostro diritto, ma, riteniamo, sia soprattutto un nostro dovere.

Mario Settineri
Coordinatore regionale MSFT