Lipsia 13 Ottobre 2016
Dalla conferenza stampa per la morte del presunto terrorista Jaber Al Bakr, stanno emergendo delle lacune allucinanti dalla sua sorveglianza in carcere era affidata a degli agenti di polizia penitenziaria tirocinanti, ma come! Un terrorista di quella caratura con una bomba atomica in casa viene sorvegliato da di principianti! Minimo dovevano darsi il cambio agenti delle forze speciali, è una sorveglianza H 24-con agente fuori dalla cella: Il suo stato mentale ha detta dello Psicologo- ribadito in conferenza stampa dal Giudice, Jaber-Al- Bakr non mostrava segni evidenti che si supponesse il suicidio, si era parlato di suicidio – ora si parla del fatto che tra le 19_30 e le 19:45 la guardia tirocinante l’ha trovato morto strangolato- le ipotesi che si aprono sono degne di un romanzo Giallo dai contorni inquietanti- perchè una fonte cosi preziosa di informazioni sul terrorismo abbia deciso di uccidersi- poteva barattare le informazioni che potevano valere benefici di pena o quant’altro- qualcuno gli ha chiuso la bocca per sempre per non svelare segreti? Ho l’ordine perentorio era in caso di cattura farla finita. Che ruolo hanno o hanno avuto i suoi connazionali in tutta la vicenda? Perchè tanti lati oscuri ci sono, ha cominciare dall’incontro in stazione, il riconoscimento dopo,il taglio dei cappelli, lui seduto sul divano si vede che era a suo aggio è per finire la messa in scena della cattura con tanto di chiamata alla polizia- Se fosse ancora vivo il grande Antonio De Curtis in arte Totò -avrebbe detto: (Ma mi faccia il piacere ): pennabiancalive-Lipsia