Domani, 16 giugno, a Trieste, presso la sala stampa al primo piano della sede del Movimento Trieste Libera in piazza della Borsa 7, Greenaction Transnational e l’organizzazione internazionale Alpe Adria Green terranno una conferenza stampa, aperta al pubblico, sulla situazione attuale dell’iter in corso per la costruzione del rigassificatore di Zaule della multinazionale Gas Natural. I relatori, Franc Malečkar e Roberto Giurastante, faranno il punto sui tentativi del governo italiano di imporre il rigassificatore, rifiutato dalla maggioranza della popolazione del Territorio Libero, dal governo e dai comuni litoranei della vicina Repubblica di Slovenia, nonché sulla non-credibilità delle assicurazioni dei politici italiani, contrarie alla costruzione, e sulle strategie di opposizione al progetto da Trieste e dalla Slovenia. Il 23 giugno le due organizzazioni terranno, sempre sulla questione, una conferenza stampa e una tavola rotonda a Ljubljana, iniziativa alla quale sono invitati rappresentanti del governo sloveno, del porto di Koper, delle ambasciate accreditate in Slovenia, particolarmente di quelle nazioni che utilizzano i due porti di Trieste e di Koper, ed i corrispondenti della stampa internazionale.
Il 30 maggio, come è noto, il Ministero dell’Ambiente italiano ha approvato la costruzione del rigassificatore on-shore nel porto di Trieste, e questo rimane l’ultimo atto in proposito, sebbene successivamente, l’11 giugno, il ministro dello Sviluppo economico italiano abbia dichiarato la non intenzione del governo Renzi di costruirlo in quanto non opera strategica nella pianificazione energetica governativa.
Il 14 giugno le associazioni WWF FVG, Legambiente FVG, FareAmbiente FVG, NoSmog Trieste e Comitato salvaguardia Golfo di Trieste, hanno inviato una lettera aperta al presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, dopo aver rilevato il fatto che nel parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale (CTVIA) – VIA VAS, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 6 maggio 2016, ”si prende atto che, secondo quanto affermato dai rappresentanti della Provincia e dell’Azienda Sanitaria di Trieste, le conclusioni contenute nel verbale della Conferenza dei Servizi per l’Autorizzazione Integrata Ambientale del 22 novembre 2012, svoltasi innanzi alla Regione Friuli Venezia Giulia, non corrisponderebbero a quanto affermato nel corso della predetta riunione”. A seguito di ciò, nella lettera, chiedono ”che, per la gravità di quanto messo a verbale da due rappresentanti istituzionali, sia disposto un immediato approfondimento di quanto accaduto, anche a tutela dell’Amministrazione” regionale e che ”ove accertato, si adotti un nuovo atto da comunicare tempestivamente alla CTVIA”. Le associazioni chiedono inoltre alla presidente Serracchiani di ”attivarsi con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico per la riapertura del procedimento di VIA per l’impianto di rigassificazione GNL di Zaule, alla luce dei nuovi elementi e delle conseguenti richieste presentate dall’Autorità Portuale di Trieste il 24 dicembre 2015 relativamente alla messa in sicurezza dell’area dell’ex discarica a mare di Via Errera e alle conclusioni della Conferenza di Servizi Istruttoria sul SIN del 25 novembre 2015”. Chiedono infine che ”la Regione in sede di Conferenza dei Servizi neghi l’intesa al MISE e faccia valere il potere di veto assieme all’autorità portuale”, e chiedono alla Serracchiani, ”in coerenza con quanto sino ad ora da Lei affermato, l’espressione di un parere negativo sul progetto di metanodotto Trieste-Grado-Villesse”.
Il quotidiano di Trieste Il Piccolo oggi, 15 giugno, plaudeva circa le rassicurazioni verbali del ministro Calenda sulla non realizzazione del rigassificatore, ma, tuttavia, osservava che ”per chiudere e archiviare il dossier, è necessario un passaggio tecnico-amministrativo formale, definitivo”, suggerendo che “la sede adeguata per porre una pietra sepolcrale sopra i 12 anni dell’iter, che ha accompagnato il progetto di Gas Natural” poteva essere la Conferenza dei servizi presso lo Sviluppo Economico, ”congelata e rinviata” nel giugno dello scorso anno. Secondo Il Piccolo, che riportava le risultanze di una riunione tenutasi lunedì presso l’assessorato all’Ambiente di Trieste degli assessori comunali, provinciali e regionali responsabili in materia, del segretario generale dell’Autorità portuale e dei sindaci di Muggia e di San Dorligo, la Conferenza dei servizi può essere il luogo decisionale all’insegna della chiarezza e della convergenza per i due ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente per mettere la parola fine.
Il rigassificatore di Zaule al centro del dibattito politico
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