Mombello Di Torino (Piemonte) 17 aprile 2016

Il romanzo “La donna dei sogni” al Salone del Libro Torino

Intervista a Roberto Giovannetti autore della Aster Academy International che sarà alla prossima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino con il suo romanzo “La donna dei sogni”.

Continua la nostra serie di interviste con gli autori e autrici che con la Aster Academy International saranno presenti al Salone del Libro di Torino. Roberto Giovannetti autore molto prolifico con numerosi libri nel cassetto, matura anche lui le prime esperienze di scrittura con la poesia per poi cimentarsi in racconti, aforismi e romanzi. All’evento fieristico parteciperà con il suo romanzo “La donna dei sogni” edito da Del Bucchia Editore.

D: Come nasce la tua passione per la scrittura e nello specifico cos’è per te “scrivere”?

R: La passione per la scrittura nasce con le prime poesie, a dieci anni. Vincendo un concorso, con una poesia sul destino, raccolta in una antologia, non ho poi più smesso di raccogliere pensieri, aforismi e racconti breve. Scrivere per me è un liberare intrecci di pensieri, che rimanendo dentro, provocherebbero come un loop negativo. E’ come un raccontarsi e leggersi dentro. Una sorta di terapia che placa le mie maree.

D: Com’è nata l’idea del libro “La donna dei sogni”?

R: Dopo un corso di sceneggiatura, fatto per imparare a scrivere i finali, ho iniziato come esercizio a scrivere quello che non doveva essere un romanzo lungo, ma solo mini capitoli dove provavo una scrittura fluida e di ritmo. Nato come uno sfogo di una delusione ha poi preso piede la fantasia prendendo forma di un giallo anomalo dai contorni in stile thriller ma con una base romantica ed una prosa a tratti poetica, come del resto è rimasto nel mio stile anche adesso.( Nota curiosa è che la scuola è la stessa dove ha mosso i suoi primi passi anche Leonardo Pieraccioni)

D: Quanto c’è di autobiografico nel libro o comunque del tuo vissuto?

R: L’inizio è per un buon 70% autobiografico per poi sfumare da metà in poi in una linea sottile dove il lettore difficilmente può riconoscere il 50% reale vissuto e l’altra metà di fantasia. Intrecciandosi e confondendosi fino alla fine.

D: Cosa pensi possano trovarci i tuoi lettori ne “La donna dei sogni”?

R: Spero di poter trasmettere dall’inizio alla fine la curiosità di poter visualizzare non solo i personaggi ed i luoghi ma anche una colonna sonora che accompagna dall’inizio alla fine il lettore. Oltre anche a tutti gli altri sensi che stimolo continuamente in ogni capitolo.

D: Quando scrivi dai libero sfogo alle tue storie, oppure ti poni anche nell’idea di pensare ai lettori, a cosa comunicargli?

R: In genere parte tutto come un libero sfogo dove mi racconto e diverto a leggere la storia io stesso, poi parte un’architettura dove cerco di sorprendere i lettori con una trama non scontata e con più storie che si intrecciano da loro. Inserendo, come nella donna dei sogni, anche una piccola favola che parte alla fine solo di certi capitoli e prosegue fino alla fine. Diventando proprio un doppio finale.

D: C’è uno scrittore o scrittrice in particolare a cui ti ispiri?

R: In questo romanzo direi proprio di no. Anche se il mio tutor, Carlo A. Martigli, oltre che a scrivermi la prefazione, mi ha insegnato che anche tre quarti del tempo spesso vengono impiegati nella ricerca. Soprattutto nei romanzi storici come il suo “999 l’ultimo custode” etc.

D: Quali sono le tue letture preferite?

R: Non ne ho di preferite.

D: Hai qualche nuovo lavoro letterario in programma?

R: Si. E’ una raccolta di racconti brevi, dal titolo provvisorio “insYeme”

D: Il tuo libro “La donna dei sogni” sarà a Maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino con l’Associazione Aster Academy, da scrittore cosa ne pensi dell’importante manifestazione letteraria?

R: Credo possa essere un buon trampolino di lancio. Ed un confronto diretto nella più importante fiera del settore in Italia.

Ufficio stampa Aster Academy International

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