Cosenza (Calabria) 19 novembre 2016

Il teatro di Krimisa ha conquistato il pubblico cariatese

Reportage di Ignazio Russo************************************* Seconda parte
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Il numeroso pubblico presente al Teatro comunale di Cariati ha trascorso una bellissima serata nell’assistere allo spettacolo in vernacolo, rappresentato dalla compagnia teatrale KRIMISA di Cirò Marina, che festeggia quest’anno il 37° anno di attività ed è la terza volta che si esibisce a Cariati. “In questi anni la compagnia cirotana – ha esordito la brava Patrizia Funaro nel presentare lo spettacolo – con le sue brillanti commedie in vernacolo si è divertita ed ha fatto divertire migliaia di persone, contribuendo al recupero delle tradizioni della nostra terra. Sono diciannove gli spettacoli prodotti e rappresentati, circa 500 le repliche che hanno portato la compagnia in tutta Italia. Dalla Campania all’Umbria, dal Trentino Alto Adige alla Toscana dove, partecipando a un’importante rassegna di carattere europeo, si sono imposti come migliore compagnia amatoriale dell’area mediterranea, con lo spettacolo ”Pitte cu sarde”. Lo spettacolo messo in scena stasera è stato “L’uno o l’atru” tratto dalla commedia di Armando Curcio, il titolare dell’omonima casa editrice: ”I casi sono due”. La commedia è stata riadattata dal regista, Giovanni Malena che, pur lasciando quasi inalterata la trama, ha modificato la natura dei personaggi e dei ruoli, riconducendoli a stereotipi tipicamente calabresi. La storia narra di un Barone, Ottavio Del Duca che, non avendo avuto figli dalla moglie Immacolata, decide di cercare un figlio avuto in gioventù con una ballerina. Le ricerche sono affidate a un investigatore privato senza scrupoli che non esita a fornire all’ansioso barone informazioni centellinate e fuorvianti al solo scopo di spillargli quattrini. Ma il caso scombina un poco le cose e, nel goffo tentativo di porre rimedio alle sue malefatte, l’investigatore pone il disorientato barone di fronte a ben due giovani, di cui però uno solo è il vero figlio naturale. Quale sarà dei due? L’uno o l’atru? Questa rappresentazione è stata accolta con molto entusiasmo dai numerosissimi spettatori accorsi al Comunale, i quali non hanno fatto mancare il loro gradimento con continui scrosci di applausi. Gli attori in scena, anche se amatoriali, hanno dimostrato di saperci fare, a tal punto da poterli paragonare a dei veri professionisti, per la loro spontaneità, originalità e bravura, per cui meritano di essere citati uno per uno, perché stanno contribuendo alla riscoperta delle tradizioni della nostra terra. Eccoli: Nicodemo Iacovino nei panni di Ottavio Del Duca; Francesca Stasi in Immacolata; Pietro Sculco in Gaetano; Massimo Mancino in Gigino; Isabella Stasi in Adelaide; Floriana Maietta in Maria; Antonio Astorino in Giuseppe; Salvatore Terminelli in Sormani; Stefania Marinaro in Teresina e Nicola Notaro in Cenzo. Alla fine dello spettacolo, dopo un lungo applauso, sono saliti sul palco il presidente dell’associazione “Nella Ciccopiedi” Francesco Filareti, Myriam Crivaro, il presidente della FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) della provincia di Cosenza e l’assessore Maria Elena Ciccopiedi, per complimentarsi con il regista Giovanni Malena e tutti gli attori della compagnia.